Riyadh: Capitale saudita proiettata nel futuro
Quella che un tempo era una cittadina nel pieno deserto si è trasformata negli ultimi decenni in una vera e propria metropoli, Riyadh, incline alla modernità pur conservando il suo fascino originario.
Se volete anzitutto approfondire la storia di Riyadh e dell’Arabia potete leggere il nostro interessante articolo Riyadh: la nascita dell’Arabia Saudita.
In questa seconda parte ci dedichiamo alla moderna metropoli avvolta dal suo indomabile deserto. Negli ultimi decenni Riyadh è passata da 150.000 abitanti a circa 7,6 milioni rendendola la città più popolosa dell’Arabia Saudita. La popolazione è quindi in rapida crescita e, a parte i sauditi di origine araba, include un’ampia varietà di gruppi etnici e discendenti di immigrati da Turchia, Iran, Indonesia, India e Africa.
Un paese multietnico che tiene molto alle tradizioni, dai vestiti allo stile di vita consono alla religione islamica. Di conseguenza è buona consuetudine vestirsi in modo adeguato, non scollato, non trasparenze e con le ginocchia coperte. Considerate che non troverete né piatti a base di maiale né alcolici (al massimo birra analcolica).
Museo Saqr Al-Jazira – Riyadh
Museo Saqr Al-Jazira – Riyadh
Museo Saqr Al-Jazira – Riyadh
Un paese ancora poco battuto che punta molto al turismo come futura crescita economica. E pensare che un tempo era una zona completamente desertica. Tutto è stato costruito dal nulla tra cui il primo aeroporto seguito negli anni da diversi altri, tutti con nomi di Principi e Re sauditi. La nascita dell’aviazione saudita è ben raccontata tra l’altro al Museo dell’aviazione di Saqr Al-Jazira.
Con un biglietto d’entrata ad un prezzo molto contenuto potrete ammirare, nel parco all’aperto, vari velivoli dismessi della loro aviazione civile e militare e non solo: C130 Hercules, F15 Eagle, Tornado e in particolare l’aereo Caproni CA-100 di fabbricazione italiana “Caproni”. Quest’ultimo fu donato dalla figlia del Dott. Caproni durante la visita al museo nel 1999. Altra curiosità è una fotografia che ritrae i primi 10 studenti dell’aviazione saudita mandati in Italia nel 1935 ad imparare a pilotare.
Aereo Caproni
Museo Saqr Al-Jazira – Riyadh
Museo Saqr Al-Jazira – Riyadh
Nello spirito dell’avventura e del calarsi nella iconica Arabia Saudita è la visita al Edge of the World. È un’escursione in fuoristrada, distante circa 2 ore dalla città, che porta nel deserto fino a questa scogliera alta 1.131 metri, dove un tempo c’era un antico fondale oceanico. In effetti se si osserva attentamente qua e là si vedono veri e propri fossili marini. Il vero spettacolo è dato poi dal tramonto che coglie la vera essenza del luogo solitario e infinito.
Edge of World – Riyadh
Edge of World – Riyadh
Edge of World – Riyadh
Un’altra visita serale è quella al Wadi Manar coast, un parco nel sud di Riyadh sulle rive di un piccolo fiume. Wadi in arabo significa letto di fiume deserto che stagionalmente è secco o pieno, dove l’acqua scorre solo temporaneamente, solitamente dopo la stagione delle piogge. Questi canali naturali che si creano, scavano la terra creando valli, spesso caratterizzate da piscine naturali di acqua dolce e cristallina. Qui si può ammirare una cascata artificiale che viene attivata dopo le 18:00 passeggiando lungo un bel marciapiede.
Wadi Manar Coast – Riyadh
La bellezza di Riyadh è proprio data dal fatto che pur essendo una grande metropoli, la maggior parte della città si è sviluppata in orizzontale e quindi solo determinate zone sono occupate da grattacieli. Tra queste non può mancare una visita al Kingdom Centre, uno dei monumenti più caratteristici. È un grattacielo di 302 metri, inaugurato nel 2003 con 99 piani. È diventato il simbolo moderno della città con hotel, uffici, appartamenti, negozi, ristoranti, un centro congressi, una piscina e campi da tennis, oltre a ospitare al 77° piano una delle moschee più alte al mondo (Moschea di Re Abdullah). La torre si estende su 300.000 metri quadrati e ha vinto l’International Design and Development Award nel 2003. Da qui è possibile ammirare una vista mozzafiato su Riyadh grazie allo Sky Bridge, una struttura in acciaio lunga 65 metri e dal peso di circa 300 tonnellate.
Boulevard World (1)
Boulevard World (2)
Boulevard World (4)
Nel segno della modernità è anche Boulevard World, un parco divertimenti situato in Prince Turki al-Awwal Road. Ci sono varie entrate e una di queste è maestosa con un enorme mappamondo digitale che cambia aspetto ciclicamente. Inaugurato nel novembre 2022 è una vera e propria area di passeggio (Boulevard) con negozi, ristoranti, giostre e attrazioni tematiche che rispecchiano fedelmente il Paese che si sta “visitando”. Quindi si potrà gustare un tipico thè giapponese oppure sorseggiare un caffè nei tipici Cafè parigini. Infatti è un parco in miniatura di lusso con repliche di monumenti iconici di diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Grecia, Egitto, Cina, Giappone, Spagna. Ospita anche il Lagoon Lake, la più grande laguna artificiale del mondo, dove hanno riprodotto fedelmente Venezia. Con una superficie di circa 12 ettari la laguna è entrata nel Guinness dei primati.
Boulevard World (3)
Non aspettatevi di trovare negozi di souvenir. La città è disseminata di una miriade di centri commerciali con le più grandi catene al mondo dove pagare con carta di credito oppure con la moneta locale, il SAR. Qua e là ci sono alcuni Souq tra cui il più tipico è il Souq Al Zal, uno dei bazar più antichi. Spazia dalle spezie, thè, caffè, tappeti e vestiario e si trova nel quartiere pittoresco di Deera.
Infine prepariamoci ad ammirare Riyadh in tutto il suo splendore per evento Expo 2030. Il tema sarà “L’era del cambiamento, insieme per un domani lungimirante”. Chi meglio dell’Arabia Saudita è più consapevole che bisognerà progressivamente abbandonare i combustibili fossili per puntare al turismo internazionale. Zone culturali, postazioni giornaliere ed esperienze basate sull’intelligenza artificiale fonderanno perfettamente l’ospitalità saudita con la tecnologia all’avanguardia. L’evento si svolgerà su un’area di 6 milioni di metri quadrati e si prevede che attirerà circa 42 milioni di visitatori, promuovendo l’innovazione e la collaborazione globale.
Non possiamo non terminare se non con “God bless you”, impresso su tutti gli aeroplani sauditi, come migliore augurio per viaggiare sempre con il vento in poppa.
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