ECN Conference: il futuro delle crociere expedition
Si è svolta a Londra, tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2025, la seconda edizione dell’Expedition Cruise Network Conference, un evento che, a soli due anni dalla sua nascita, si è già affermato come uno degli appuntamenti più rilevanti per l’industria delle crociere expedition.
La cornice scelta, il raffinato Glaziers Hall affacciato sul Tamigi, ha offerto un ambiente ideale per due giornate intense di confronto, dialogo e scambio di idee, che hanno riunito operatori, manager, agenti di viaggio, esperti e innovatori provenienti da tutto il mondo.
ECN_credit Gregg Brown_
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La conferenza, organizzata dalla Expedition Cruise Network (ECN), ha rappresentato un’occasione non solo di aggiornamento professionale, ma anche di riflessione sul percorso di trasformazione che sta attraversando il settore. L’ECN ha come obiettivo principale quello di connettere gli operatori delle crociere expedition con la rete internazionale del travel trade, promuovendo questo segmento come una delle esperienze di viaggio più autentiche e significative del turismo contemporaneo. La sua missione consiste nel creare una comunità coesa e appassionata, capace di far crescere il settore e di rappresentarlo in modo autentico e credibile all’interno dell’industria dei viaggi e oltre.
L’edizione 2025 della conferenza si è aperta nella mattina di martedì 30 settembre con il saluto di benvenuto ai partecipanti, sottolineando l’importanza di costruire una visione condivisa per il futuro del comparto, basata su innovazione e sostenibilità. Il primo panel, dedicato ai leader del settore, ha visto la partecipazione di figure di grande rilievo come Belinda Hindmarsh del gruppo Ponant Explorations, Frigg Jørgensen dell’Association of Arctic Expedition Cruise Operators, James A. Rodriguez di Atlas Ocean Voyages e Nathaniel Sherborne di HX Expeditions, moderati da Lyn Hughes, fondatrice e direttrice di Wanderlust Travel Media.
Il dibattito ha affrontato temi fondamentali per l’industria: dalla necessità di coniugare crescita economica e responsabilità ambientale, alla formazione del personale, fino all’evoluzione delle aspettative dei viaggiatori. Tutti i relatori hanno evidenziato come il pubblico delle crociere expedition stia cambiando: non si cerca più soltanto il comfort o l’esclusività, ma esperienze autentiche, educative e rispettose degli ecosistemi visitati. Hindmarsh ha sottolineato come il lusso oggi non sia più nell’opulenza, ma nella possibilità di vivere momenti unici e consapevoli a contatto con la natura, mentre Jørgensen ha ricordato l’importanza di normative rigorose per la protezione delle aree polari e il lavoro dell’Arctic Expedition Cruise Operators Association per stabilire standard condivisi tra le compagnie.
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La mattinata è proseguita con il panel dedicato agli innovatori dell’esplorazione, moderato da April Hutchinson, direttrice di TTG Luxury. Sul palco sono intervenuti il capitano Dan Blanchard, fondatore di UnCruise Adventures, Francesco Galli Zugaro di Aqua Expeditions, Sophie Galvagnon di Selar e la scienziata Verena Meraldi di HX Expeditions, che hanno discusso il ruolo delle nuove tecnologie, della ricerca scientifica e del coinvolgimento delle comunità locali. Blanchard ha raccontato come l’introduzione di sistemi di monitoraggio ambientale a bordo consenta oggi di raccogliere dati preziosi durante ogni viaggio, contribuendo alla conoscenza degli oceani, mentre Francesco Zugaro ha evidenziato l’importanza di collaborare con le popolazioni locali, trasformando ogni spedizione in un’occasione di crescita reciproca, piuttosto che di sfruttamento turistico.
Il pomeriggio è stato dedicato agli incontri B2B tra operatori e professionisti del trade, che hanno potuto conoscersi e avviare nuove collaborazioni attraverso sessioni one-to-one organizzate tramite piattaforme digitali, creando un’atmosfera di grande energia e senso di appartenenza a una comunità internazionale unita da una visione comune. A metà giornata, l’intervento dell’inspirational speaker Richard Vevers, fotografo e fondatore di The Ocean Agency, ha regalato un momento di profonda riflessione: celebre per il documentario Chasing Coral, Vevers ha mostrato immagini straordinarie dei fondali corallini, ricordando quanto siano fragili e minacciati dai cambiamenti climatici, sottolineando che “le spedizioni non devono solo mostrare il mondo, ma contribuire a proteggerlo”. La serata si è conclusa con la cerimonia degli Expedition Cruise Awards nella suggestiva cornice di Butler’s Wharf, celebrando progetti e innovazioni significative dell’anno tra brindisi, applausi e autentico entusiasmo.
La seconda giornata, mercoledì 1° ottobre, ha coinvolto un pubblico più ampio, comprendente operatori alle prime esperienze nel settore e rappresentanti del trade desiderosi di approfondire le dinamiche delle crociere expedition. La mattinata è iniziata con la presentazione dei risultati del Wanderlust Expedition Cruise Consumer Survey da parte di George Kipouros, Editor in Chief di Wanderlust, che ha evidenziato tendenze interessanti: i viaggiatori mostrano un crescente desiderio di esperienze educative, autentiche e rispettose dell’ambiente, con etica, conoscenza e consapevolezza sempre più centrali nelle scelte di viaggio.
Il successivo Travel Trade Panel ha riunito protagonisti come Heather Thorkelson (Polar Tracks), James Cole (Panache Cruises), Jarrod Kyte (Steppes Travel), Alex Mudd (Swoop) e Karl Kannstadter (Signature Travel Network), con un dibattito focalizzato sul ruolo della distribuzione e sull’importanza di strumenti formativi adeguati per gli agenti, necessari per comunicare e vendere efficacemente un prodotto complesso come l’expedition cruising. Cole ha sottolineato come non si tratti solo di vendere una crociera, ma di trasmettere un sogno di scoperta e consapevolezza, evidenziando l’importanza della narrazione e della preparazione del personale.
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Uno dei momenti più coinvolgenti della giornata è stato l’incontro Pioneering Places: Personal Highlights from Expedition Leaders, in cui alcuni capitani e direttori esperti hanno condiviso le loro esperienze dirette. Dai racconti di Niek van Eck (HX Expeditions) a quelli di Mark Fifield (Coral Expeditions) e John McKeon (Polar Latitudes), sono emerse la bellezza e la fragilità dei luoghi esplorati, dall’Antartide al Pacifico, dalle coste africane alle isole più remote del mondo, trasmettendo non solo l’adrenalina dell’avventura ma anche un profondo rispetto per gli ecosistemi e le comunità locali.
Nel pomeriggio, l’intervento di Avivah Wittenberg-Cox, esperta di gender balance e diversità generazionale, ha offerto una prospettiva inclusiva, sottolineando la necessità di valorizzare le differenze e promuovere la leadership femminile nel settore. “La diversità non è un obiettivo simbolico, ma una leva strategica per l’innovazione”, ha ricordato, invitando l’industria a diventare modello di equità e inclusione anche nei contesti più remoti del pianeta.
Le ultime ore della conferenza sono state dedicate agli incontri finali tra operatori, che hanno consolidato contatti e gettato le basi per nuove collaborazioni. La chiusura ufficiale, con il Closing Drinks Reception negli eleganti spazi di The Arches at Glaziers Hall, ha rappresentato un momento di festa e gratitudine, in cui relatori e partecipanti hanno brindato al successo della manifestazione.
La sede stessa, il Glaziers Hall, ha contribuito a rendere memorabile l’esperienza: situato sulla sponda sud del Tamigi, a pochi passi dal London Bridge, combina la raffinatezza storica dell’architettura londinese con spazi moderni e funzionali, sale luminose, terrazze affacciate sul fiume e un’atmosfera vibrante, ideale per un evento che unisce business, conoscenza e ispirazione.
Al termine dell’Expedition Cruise Network Conference 2025, il messaggio emerso è chiaro: il futuro delle crociere expedition sarà sempre più orientato alla sostenibilità, alla collaborazione e all’innovazione. Gli operatori del settore non sono soltanto promotori di viaggi, ma veri e propri ambasciatori di un modo nuovo di esplorare il pianeta, fondato su rispetto, educazione e responsabilità.
Le spedizioni non sono semplici traversate geografiche, ma percorsi di consapevolezza capaci di connettere le persone tra loro e con la natura. In un mondo in rapida evoluzione, l’ECN Conference ha dimostrato che il turismo può ancora essere una forza positiva, in grado di ispirare e costruire ponti tra cultura, scienza e ambiente.
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