Luminara: crociere gourmet tra mare e sapori


Quando, lo scorso luglio 2025, il superyacht Luminara di The Ritz-Carlton ha preso il largo da Monte Carlo inaugurando ufficialmente la sua prima stagione in Mediterraneo, non è stata solo una nuova nave ad entrare in servizio, ma soprattutto una promessa: quella di elevare l’esperienza gastronomica gourmet a bordo delle crociere di lusso. 

Il nome Luminara, infatti, diventa metafora di un grande progetto “luminoso”: non solo per l’eleganza e la contemporaneità dello yacht, ma anche per il ruolo che intende giocare attraverso una cucina d’eccellenza, in collaborazione con chef di calibro internazionale e delineando nuovi spazi culinari pensati per stupire gli ospiti a bordo. 

La nave, con 226 suite e una capienza massima di circa 452 ospiti, percorre itinerari mediterranei — tra Portofino, la Costa Azzurra, le isole greche, la Riviera francese — nella sua stagione inaugurale. Nei prossimi mesi, Luminara estenderà il suo orizzonte verso destinazioni Asia‑Pacifico e, successivamente, verso l’Alaska e il Canada. 

La gastronomia non è quindi un elemento secondario: fin dalla prima presentazione ufficiale, la compagnia ha scelto di porla al centro dell’offerta. Un’esperienza enogastronomica “epicurea” anche nei porti: dai piatti tipici di località costiere come la bouillabaisse in Costa Azzurra al calamaro fresco nelle isole greche 

Queste esperienze locali si affiancano alle proposte gastronomiche interne — un equilibrio che punta a coinvolgere il viaggiatore non solo a bordo, ma anche durante le tappe a terra. 

Il cuore del progetto enogastronomico di Luminara risiede nei suoi quattro ristoranti principali, ognuno con una propria identità e filosofia culinaria ben distinta. È qui che si manifesta la vera ambizione di trasformare la crociera in un viaggio sensoriale che non si limita a collegare i porti, ma accompagna l’ospite in un percorso di scoperta attraverso cucine e culture. 

Azur on Luminara 

Tra le novità più attese vi è Azur, un ristorante versatile e raffinato, progettato per accompagnare ogni momento della giornata. La sua proposta si articola in un menu à la carte che cambia con le stagioni, riflettendo l’attenzione alla freschezza degli ingredienti e al legame con i territori visitati dalla nave.  

È un luogo pensato per colazioni che si prolungano con lentezza, con il mare come sfondo naturale, e per cene che si dipanano senza fretta, nel segno della convivialità. L’atmosfera elegante ma non eccessivamente formale rende Azur adatto a chi desidera un’esperienza gastronomica flessibile, capace di adattarsi ai diversi ritmi del viaggio. 

Haesu Bit 

Con Haesu Bit, Luminara apre le sue porte a un mondo fatto di colori, profumi e suggestioni provenienti dall’Asia. Qui la cucina si ispira a più tradizioni: dalle note raffinate del Giappone alla speziatura tipica della Thailandia, passando per i sapori intensi della Corea, del Vietnam e della cucina cantonese.  

Ogni piatto diventa così un ponte tra culture, rielaborato in chiave moderna e con uno stile che non rinuncia all’eleganza. Haesu Bit non si limita a proporre ricette già conosciute, ma le reinterpreta, trasformandole in esperienze sensoriali che uniscono l’esotico al familiare. È il ristorante ideale per chi ama lasciarsi sorprendere e cerca un assaggio di Oriente durante un viaggio in Occidente. 

Seta su Luminara 

Tra le esperienze più esclusive a bordo vi è senza dubbio Seta, concepito e curato dallo chef stellato Fabio Trabocchi. Questo ristorante rappresenta l’incontro tra la tradizione italiana e la raffinatezza del fine dining internazionale.  

La proposta si declina in un menu degustazione — annunciato come un percorso di otto o undici portate — che accompagna l’ospite attraverso sapori stratificati e combinazioni sorprendenti. L’attenzione alla stagionalità e all’equilibrio dei contrasti si traduce in piatti che uniscono tecnica e creatività, con richiami alle rotte storiche tra Venezia e l’Oriente e uno sguardo verso le future destinazioni del superyacht.  

Qui ogni portata diventa un tassello narrativo, parte di una storia gastronomica che si sviluppa lungo tutta la cena. L’ambiente sofisticato e intimo amplifica l’esperienza, trasformando Seta in un vero tempio della cucina italiana contemporanea. 

Beach House 

Infine, Beach House offre una cucina che guarda al Medio Oriente, grazie alla mano esperta dello chef Michael Mina, vincitore del James Beard Award e noto per le sue interpretazioni innovative.  

In questo ristorante, l’esperienza è pensata per accompagnare i momenti del tramonto: piatti condivisi, sapori audaci, un’atmosfera che invita al dialogo e alla socialità. Mina attinge alle proprie radici egiziane per creare piatti che raccontano la ricchezza gastronomica della regione, arricchendoli con influenze mediterranee che si fondono con le rotte percorse da Luminara.  

È una proposta che non rinuncia alla raffinatezza, ma al tempo stesso mantiene un carattere informale, pensato per chi ama vivere la cucina come momento di incontro, reso ancora più speciale dallo scenario del sole che cala sul mare. 

Per tutte e quattro le proposte culinarie gourmet, i menù firmati Luminara attribuiscono grande importanza alle materie prime locali ed ingredienti provenienti dai porti visitati, creando una sinergia tra l’esperienza culinaria a bordo e l’esperienza gastronomica a terra. 

Un elemento distintivo è che non saranno presenti buffet o file. I pasti saranno esperienze ordinate, curate, con prenotazioni coordinate con il maître. Questo modello richiama confezioni di fine dining portate al mare, piuttosto che il modello “buffet da crociera” tradizionale. 

Le quattro proposte gourmet firmate The Ritz-Carlton sono quindi progettate per essere un dispositivo esperienziale realizzato ad hoc per i passeggeri, in cui il cibo è linguaggio e vettore di emozioni culinarie e non solo. Luminara potrebbe incarnare un modello che forse spingerà nuove crociere a immaginare progetti più gastronomici, più articolati, sempre più “a misura d’ospite”. 

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Mara Di Dio

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