L’ESPO Conference 2025: il futuro dei porti europei


Lo scorso maggio, la città di Thessaloniki ha avuto l’onore di ospitare per la prima volta l’ESPO Conference, l’evento annuale organizzato dall’European Sea Ports Organisation, punto di riferimento per il dialogo e la cooperazione tra porti europei, stakeholder industriali e decisori politici.

Questa ventunesima edizione della conferenza ha avuto luogo presso il Makedonia Palace Hotel, attirando una platea internazionale di esperti, leader e rappresentanti di spicco del settore portuale. L’apertura della conferenza è stata affidata ad Ansis Zeltiņš, presidente di ESPO, che ha subito sottolineato il significato simbolico di Thessaloniki come città dove “Oriente e Occidente si incontrano” e il cui porto è stato un nodo strategico per oltre 2.300 anni. Zeltiņš ha descritto il porto come un crocevia storico che ancora oggi rappresenta un fondamentale punto di connettività nel Mediterraneo, capace di combinare una radicata tradizione con una visione proiettata verso il futuro. Nel suo discorso, ha evidenziato l’importanza cruciale dei porti europei come infrastrutture essenziali per la resilienza, la sicurezza, la competitività e la sostenibilità dell’Europa. Ha affermato con chiarezza che i porti dell’Unione Europea sono e continueranno ad essere attori fondamentali in un mondo caratterizzato da transizione energetica, frammentazione globale e pressioni su digitalizzazione, decarbonizzazione e autonomia strategica.

Una delle riflessioni più incisive di Zeltiņš è stata che i porti non possono limitarsi a osservare passivamente queste sfide, ma devono diventare costruttori attivi di soluzioni. Pur riconoscendo la diversità delle singole realtà portuali, ha ribadito che, collettivamente, i porti costituiscono un’infrastruttura critica per il raggiungimento delle ambizioni europee in campo verde, digitale e geopolitico. Per questo, la conferenza ha avuto un focus particolare sulla nuova Strategia Europea per i Porti, volta non a imporre nuovi oneri, bensì a fornire un quadro normativo realistico, flessibile e orientato al sostegno e alla valorizzazione delle specificità di ogni porto.

Il messaggio di Zeltiņš è stato chiaro: l’Europa deve investire nei suoi porti come mai prima d’ora, perché senza infrastrutture portuali moderne e resilienti non sarà possibile realizzare una vera transizione energetica né una industria a zero emissioni. Ha altresì messo in guardia contro un’eccessiva cautela che potrebbe tradursi in isolamento, sostenendo invece che i porti devono restare porte aperte per il commercio e la connettività globale.

Il primo giorno della conferenza ha visto un fitto programma di interventi, con approfondimenti che hanno spaziato dalla panoramica macroeconomica dei porti al contesto geopolitico post-2024, passando per le prospettive energetiche e la cooperazione europea in un mondo sempre più instabile. Tra i relatori di spicco, Stefanos Gkikas, Vice Ministro degli Affari Marittimi e della Politica Insulare della Grecia, e Apostolos Tzitzikostas, Commissario Europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo, hanno portato una visione istituzionale chiara sul ruolo strategico dei porti nel contesto europeo.

Una sessione particolarmente stimolante è stata quella del “Port Executive Lounge”, dove i CEO di importanti porti europei si sono confrontati sul ruolo dei porti in un contesto geopolitico teso. Tra le riflessioni emerse, la questione se i porti debbano essere considerati “agenti chiave” o “facili bersagli” in un mondo caratterizzato da crescenti tensioni globali. La discussione ha posto l’accento sull’importanza di garantire un campo di gioco equo, con regole che non penalizzino i porti europei nella competizione globale, a tutela della resilienza strategica dell’intero continente.

Nel pomeriggio si sono approfonditi temi come le reazioni dei proprietari di merci ai cambiamenti globali, le nuove alleanze strategiche come quella con l’India, e le strategie per far fronte ai mutamenti nei flussi commerciali. Un’altra sessione di porti CEO ha analizzato come i porti stanno adattando le proprie strategie di fronte a queste nuove sfide, evidenziando l’importanza di una cooperazione forte e di una visione condivisa.

A conclusione della giornata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in sessioni breakout più informali e interattive, toccando temi di grande rilevanza come la pianificazione green dei porti, l’adozione delle tecnologie di alimentazione elettrica a terra, i limiti di tolleranza per il turismo crocieristico, la mobilità militare e la digitalizzazione come motore di decarbonizzazione. Questi momenti di dialogo diretto hanno rappresentato un’occasione preziosa per scambiare esperienze e costruire sinergie concrete.

Il secondo giorno, celebrando anche l’Europa Day, si è aperto con interventi che hanno sottolineato il ruolo cruciale dei porti nel garantire la preparazione militare, la mobilità e la sicurezza energetica. La partecipazione di rappresentanti della NATO e della Commissione Europea ha arricchito la discussione mettendo in evidenza l’importanza strategica dei porti non solo come infrastrutture economiche, ma anche come elementi fondamentali per la difesa e la sicurezza.

Un altro momento centrale è stato l’approfondimento sulla necessità di infrastrutture moderne, sostenibili e resilienti per costruire un’Europa a emissioni zero. L’intervento della Corte dei Conti Europea e il successivo dibattito con esperti del settore portuale hanno offerto un quadro chiaro sulle sfide finanziarie e tecniche da affrontare per raggiungere questi obiettivi ambiziosi. La conferenza si è chiusa con un ultimo momento di riflessione tra i CEO dei porti europei, che hanno ribadito l’importanza di una strategia comune, inclusiva e orientata al futuro. Il presidente di ESPO ha quindi ufficialmente concluso l’evento, sottolineando il valore della collaborazione e del dialogo continuo tra tutti gli attori del settore.

L’evento è stato organizzato con il fondamentale supporto del porto di Thessaloniki, che ha dimostrato la sua rilevanza internazionale come hub strategico nel Mediterraneo e nell’Europa sud-orientale, nonché la capacità di promuovere una visione integrata e innovativa per lo sviluppo portuale. Il successo della conferenza ha confermato Thessaloniki non solo come un porto dalla storia millenaria, ma come una piattaforma dinamica e all’avanguardia per le sfide future.

In definitiva, l’ESPO Conference 2025 ha rappresentato un momento di confronto cruciale per definire il ruolo dei porti europei in un mondo complesso e in rapida evoluzione. Tra geopolitica, transizione energetica e innovazione digitale, la conferenza ha lanciato un messaggio forte: i porti europei non sono semplici infrastrutture, ma pilastri strategici per la prosperità, la sicurezza e la sostenibilità del continente.

Non perdete novità, aggiornamenti e recensioni sul mondo delle crociere su Cruising Journal.

Giorgia Lombardo

Commenti