Clia: un settore in crescita e con forte impatto globale


Cruise Lines International Association (CLIA) ha pubblicato il suo rapporto annuale sullo stato dell’industria crocieristica, mettendo in luce un settore vivace e dinamico, fortemente influenzato dalle tendenze di viaggio contemporanee, dalla crescente varietà delle offerte e dalle esperienze innovative che riescono a soddisfare una domanda sempre più ampia e diversificata da parte dei consumatori.

Secondo Bud Darr, presidente e CEO di CLIA, il rapporto 2025 conferma come le crociere rappresentino uno dei segmenti più resilienti e in rapida crescita del turismo globale. Questo successo è trainato soprattutto da una forte domanda di vacanze in crociera da parte delle generazioni più giovani e di coloro che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di viaggio. Il settore si conferma inoltre come un motore economico di grande rilievo, con un contributo che supera i 168 miliardi di dollari alle comunità di tutto il mondo, sostenendo 1,6 milioni di posti di lavoro e investendo massicciamente in una flotta sempre più sostenibile.

Il rapporto evidenzia come gran parte della crescita sia attribuibile ai crocieristi alle prime armi, che negli ultimi due anni hanno rappresentato circa il 31% dei passeggeri totali. Questo dato riflette non solo l’alta soddisfazione degli ospiti ma anche la capacità dell’industria di attrarre continuamente nuovi clienti. Non meno importante è l’alta percentuale di fedeltà registrata nel settore: l’82% di chi ha già vissuto un’esperienza in crociera intende ripetere, con particolare entusiasmo da parte delle generazioni X e Millennials, attratte dalla varietà di esperienze offerte, dalla possibilità di visitare più destinazioni durante una sola vacanza e dal valore complessivo percepito. Inoltre, il fenomeno dei viaggi multi-generazionali è sempre più diffuso, tanto che quasi un terzo degli ospiti viaggia con membri di tre o più generazioni, a dimostrazione di come la crociera rappresenti un’esperienza adatta a tutte le età.

Le crociere si distinguono per un elevato livello di soddisfazione, superiore ad altre forme di vacanza tradizionale, con un numero significativo di crocieristi abituali che sceglie di viaggiare più volte all’anno. Accanto ai segmenti tradizionali, le crociere di spedizione ed esplorazione registrano la crescita più rapida, con un incremento del 22% dei passeggeri nel 2024 rispetto all’anno precedente, segno di una domanda crescente per esperienze più avventurose e specializzate.

L’ampia varietà di scelta è un elemento chiave del successo del settore, che conta oggi oltre 300 navi oceaniche e migliaia di itinerari, capaci di soddisfare viaggiatori con gusti ed esigenze molto differenti, dai viaggi familiari alle esperienze culturali di alto livello, fino alle spedizioni in ambienti remoti. Il turismo crocieristico si distingue inoltre per la sua gestione responsabile, con prenotazioni effettuate con largo anticipo e pianificazioni degli scali portuali fino a un anno o più prima, dimostrando una gestione oculata e sostenibile delle risorse.

La sostenibilità è un tema centrale nel futuro dell’industria, che sta investendo in fonti di energia alternative e tecnologie di propulsione innovative, capaci di utilizzare combustibili a basse o zero emissioni. La flotta delle crociere si sta quindi preparando a un’importante transizione energetica, con previsioni che indicano che entro il 2028 metà della nuova capacità di navi sarà dotata di motori in grado di funzionare con LNG o metanolo, e che potranno successivamente adattarsi all’uso di bio-LNG o LNG sintetico con pochissime modifiche. Attualmente, oltre il 61% delle navi appartenenti alla flotta CLIA è già predisposto per il collegamento all’energia elettrica a terra, e questa percentuale è destinata a salire fino al 72% entro il 2028.

Nonostante le crociere rappresentino solo il 2% del turismo globale, il loro impatto economico è notevole e crescente, avendo generato nel 2023 oltre 168 miliardi di dollari, il valore più alto mai registrato. Solo negli Stati Uniti, l’industria ha sostenuto un impatto economico totale superiore ai 65 miliardi di dollari, contribuendo a mantenere 290.000 posti di lavoro e 25 miliardi di salari. Questo impatto si estende anche a livello locale, grazie agli acquisti di beni e servizi e alle spese effettuate prima e dopo la crociera, con il 69% dei passeggeri che sceglie di soggiornare almeno una notte in hotel. Inoltre, sei crocieristi su dieci tornano in una destinazione visitata per la prima volta in crociera, prolungando così gli effetti positivi sul tessuto economico delle comunità coinvolte.

Nel 2024 il settore ha accolto 34,6 milioni di passeggeri a livello globale, con una previsione di crescita a 37,7 milioni per il 2025. Il Nord America continua a rappresentare il mercato principale, con un incremento del 13% nel numero di passeggeri rispetto all’anno precedente. Gli itinerari più gettonati nel 2024 sono stati quelli verso Caraibi, Bahamas e Bermuda, scelti dal 43% dei crocieristi, seguiti dal Mediterraneo e da altre destinazioni europee.

Il 2025 vedrà l’ingresso di 11 nuove navi nel mercato da parte delle compagnie associate a CLIA, mentre sono già stati ordinati 56 nuovi mezzi da qui al 2036, per un investimento complessivo di 56,8 miliardi di dollari. Questo dato testimonia la fiducia nel futuro del settore, che vede confermata la prevalenza di navi di piccole e medie dimensioni, una tendenza destinata a mantenersi anche nei prossimi anni.

Nel complesso, il rapporto CLIA del 2025 sottolinea come il settore crocieristico continui a evolversi in modo innovativo e sostenibile, rispondendo efficacemente alle nuove esigenze dei viaggiatori e confermandosi un attore economico di grande importanza su scala globale.

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Gabriele Bassi

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