Le Spiagge nascoste dell’Uruguay tra natura e charme
Quando si parla dell’Uruguay come destinazione di mare, è inevitabile che il pensiero vada subito a Punta del Este. È la località balneare più celebre del Paese, spesso paragonata a Saint-Tropez o Miami per il suo stile di vita glamour, le spiagge curate, le ville lussuose e la vivace vita notturna.
Situata su una penisola che divide l’Oceano Atlantico dal Río de la Plata, Punta del Este è diventata negli anni un simbolo di raffinatezza, eleganza e intrattenimento internazionale. Passeggiare lungo Avenida Gorlero, il viale principale, significa immergersi in un’atmosfera mondana e cosmopolita, tra gallerie d’arte, bar alla moda, locali notturni e negozi di marchi internazionali. La movida è parte integrante della sua identità: nei mesi estivi, la città si anima con eventi, concerti, mostre, party esclusivi e incontri culturali che attraggono non solo l’alta società uruguaiana e argentina, ma anche personalità da tutto il mondo.
Punta_Del_Este_Beach
La_mano_de_Punta_del_Este
Tra le sue spiagge più iconiche, Playa Brava è famosa per la scultura “La Mano”, cinque enormi dita che emergono dalla sabbia e sono diventate simbolo della città, mentre Playa Mansa, sul lato del Río de la Plata, offre acque più tranquille e tramonti spettacolari. I quartieri residenziali come Beverly Hills e La Barra ospitano ville da sogno immerse tra pini marittimi, e durante l’estate ospitano artisti, politici, imprenditori e celebrità. La gastronomia è un altro punto di forza: a Punta del Este si trovano alcuni dei migliori ristoranti del Paese, dove la cucina tradizionale si mescola con influenze internazionali. I piatti a base di pesce fresco, i tagli di carne alla griglia e i vini locali creano un’offerta culinaria all’altezza delle grandi capitali mondiali.
Tuttavia, c’è un altro Uruguay, meno scintillante ma più autentico. Un Uruguay che si svela appena si lascia alle spalle la mondanità di Punta del Este e si prosegue lungo la costa verso est, seguendo una linea di sabbia e oceano che conduce a luoghi dove il tempo sembra fermarsi, dove l’energia è diversa e dove la connessione con la natura è profonda e sincera. Si tratta di un itinerario costiero che attraversa alcune delle località marine più affascinanti e meno conosciute del Paese. Un viaggio che offre al viaggiatore l’occasione di scoprire l’anima più selvaggia e bohémien dell’Uruguay.
Uno dei luoghi più iconici e sorprendenti lungo questa rotta è senza dubbio Cabo Polonio. Per raggiungerlo, bisogna lasciare la propria auto all’ingresso del parco, vicino al piccolo centro di Barra de Valizas, e da lì salire a bordo di speciali fuoristrada che attraversano chilometri di dune, boschi costieri e sentieri sabbiosi. È già in questo tragitto, tra le vibrazioni della terra e il silenzio profondo del paesaggio, che si comincia a percepire la particolarità del luogo. Quando si arriva, il villaggio si presenta con la sua disarmante semplicità: un pugno di case basse, adagiate direttamente sulla sabbia, alcune tinte di colori sgargianti, altre lasciate al naturale, come se fossero emerse spontaneamente dalla terra. Le spiagge di Cabo Polonio sono parte essenziale della sua anima. Sul lato sud del promontorio si apre Playa Sur, una distesa di sabbia dorata bagnata da onde forti, ideali per surfisti o semplicemente per chi ama perdersi in lunghe camminate solitarie. È la spiaggia più frequentata del villaggio, ma anche nei mesi estivi mantiene un’aura di tranquillità, di libertà quasi primordiale. Qui si viene per respirare a pieni polmoni, per lasciarsi spettinare dal vento, per contemplare il mare in totale comunione con l’ambiente.
Playa sur Cabo polonio turismo rocha
Cabo polonio_faro
Dall’altra parte, sul lato settentrionale, si trova Playa Norte, più riparata e intima, spesso scelta da chi cerca un angolo meno esposto o desidera semplicemente un po’ più di quiete. Il mare è leggermente più calmo, e il paesaggio si arricchisce delle barche dei pescatori, ancorate al largo o tirate sulla sabbia. Intorno al faro, che svetta solitario sul promontorio come un guardiano antico, si estendono tratti di costa rocciosa, dove l’oceano si infrange con forza e dove si possono osservare le colonie di leoni marini che riposano sugli scogli. Sono tra le più grandi del Sud America, e la loro presenza dà al luogo una dimensione ancora più selvaggia e affascinante. Vederli da vicino, immersi nella nebbia salmastra, è uno spettacolo che lascia senza parole.
Chi ha voglia di avventura può anche spingersi oltre, lungo il percorso che collega Cabo Polonio a Valizas, attraversando dune giganti, spiagge deserte e tratti di vegetazione costiera. È un cammino di qualche ora, a piedi o a cavallo, che regala paesaggi surreali, silenzi profondi e la sensazione concreta di essere completamente immersi in un altro tempo. Proseguendo verso est, si incontrano due località molto amate dagli uruguaiani ma ancora poco battute dal turismo internazionale: La Paloma e La Pedrera. Situate a poca distanza l’una dall’altra, queste due tappe offrono esperienze complementari, capaci di catturare il cuore di chi cerca un viaggio rilassato, autentico e in sintonia con l’ambiente.
La Paloma è una cittadina costiera che conserva un’anima semplice, perfetta per chi desidera un soggiorno tranquillo, con la possibilità di scegliere tra diverse spiagge, ciascuna con un proprio carattere. Playa La Balconada, ad esempio, è una delle più amate: si trova vicino al centro e, grazie alla sua posizione rivolta a ovest, regala tramonti mozzafiato che tingono il cielo e l’oceano di sfumature rosate e arancioni. È il punto d’incontro serale, dove ci si ritrova per passeggiare, suonare la chitarra, bere un mate in compagnia o semplicemente guardare il sole scendere lentamente sull’orizzonte.
playa-la-balconada
Playa Los Botes_turismorocha
Più a nord si estende Playa Los Botes, un angolo ancora legato alla tradizione marinaresca del luogo. Qui si vedono spesso i pescatori tirare le loro barche sulla sabbia e sistemare le reti all’ombra degli alberi. L’atmosfera è autentica, locale, quasi ferma nel tempo. Chi cerca calma assoluta può invece rifugiarsi a Playa El Cabito, una spiaggia più nascosta e intima, perfetta per leggere un libro al suono delle onde o lasciarsi andare a un sonnellino pomeridiano. Spostandosi leggermente verso est, in direzione di La Pedrera, si incontrano altre due spiagge che meritano una sosta. La Aguada, ampia e poco frequentata, è ideale per chi viaggia con bambini o animali e desidera spazi aperti dove correre liberamente. Ancora più suggestiva è Playa Anaconda, una lunga lingua di sabbia dorata battuta dal vento, molto amata dai surfisti per le sue onde potenti e costanti. Qui si respira una sensazione di spazio e libertà che invoglia a camminare per ore, immersi nel profumo del mare e nel suono del silenzio.
A pochi chilometri da La Paloma, seguendo la costa tra pinete e piccoli promontori, si arriva a La Pedrera, un villaggio raccolto e dal fascino alternativo. Qui tutto ruota attorno alla via principale, che scende verso l’oceano tra caffè dal gusto retrò, laboratori d’arte, negozietti vintage e ristoranti che offrono piatti creativi con vista sul mare. A differenza di La Paloma, più estesa e familiare, La Pedrera ha un’identità bohémien ben marcata. In estate, soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio, il villaggio si trasforma in un piccolo centro pulsante di energia artistica e giovanile: la musica esce dalle case, i falò illuminano le notti in spiaggia, e ogni angolo sembra raccontare una storia. Anche qui, il mare è protagonista. La spiaggia più iconica è Playa del Barco, così chiamata per la presenza del relitto di un vecchio peschereccio incagliato nella sabbia, che con il passare degli anni è diventato un simbolo del luogo. La spiaggia è selvaggia e libera, con onde potenti che attirano surfisti esperti e con ampi spazi dove stendersi al sole senza sentire mai il bisogno di condividere lo spazio con troppa gente. Appena più a nord si apre Playa Desplayado, con sabbia fine e acque più calme, adatta anche a famiglie o a chi vuole semplicemente nuotare o riposare in tranquillità.
L’identità di La Pedrera si riflette proprio in questo contrasto tra la forza dell’oceano e la dolcezza della vita di villaggio. L’esperienza diventa ancora più intensa quando si decide di camminare lungo la costa che separa La Paloma e La Pedrera, un sentiero naturale che attraversa dune erbose, piccole calette e punti panoramici da cui ammirare l’infinito blu dell’Atlantico. Chi si ferma a La Paloma o a La Pedrera spesso finisce per restare più a lungo del previsto. La combinazione di natura incontaminata, cultura e semplicità ha un potere magnetico.
La Aguada
La aguada_Municipio de la paloma
Più a nord, non lontano dal confine con il Brasile, si trova Punta del Diablo, un villaggio che sembra uscito da una favola. Le sue strade di sabbia, le casette di legno colorate, le reti da pesca appese agli alberi e i murales scoloriti dal sole raccontano una storia di vita semplice, legata al mare e al vento. Nato come villaggio di pescatori, Punta del Diablo ha saputo evolversi negli anni senza mai snaturarsi. Nonostante la crescente presenza turistica, soprattutto nei mesi estivi, ha mantenuto una forte identità. Le spiagge di Punta del Diablo sono parte integrante di questa esperienza. Proprio nel cuore del villaggio si trova Playa de los Pescadores, la più iconica, dove le barche colorate riposano sulla sabbia e i pescatori sistemano le reti al tramonto. È una spiaggia viva, vissuta, che conserva tutto il fascino della quotidianità oceanica. Non è raro vedere qualcuno seduto sul molo, a pescare in silenzio, o gruppi di ragazzi che improvvisano partite di calcio sulla sabbia umida.
Poco più in là si apre Playa del Rivero, una baia profonda e suggestiva, molto amata da surfisti e giovani viaggiatori. Le sue onde costanti e il fondale sabbioso la rendono ideale per chi pratica sport acquatici, ma anche per chi desidera semplicemente godersi il sole in un ambiente dinamico, circondato da una natura ancora incontaminata. È qui che, nel tardo pomeriggio, si raccolgono musicisti, artigiani, viaggiatori solitari: la spiaggia si trasforma in un piccolo anfiteatro naturale dove la gente si incontra, suona, conversa, guarda il cielo diventare oro.
Se ci si spinge ancora più a nord, si arriva a Playa de la Viuda, più selvaggia e silenziosa, spesso battuta dal vento e dalle onde alte. È il luogo perfetto per lunghe passeggiate, meditazione, letture solitarie. Qui, lontano dai punti più affollati, si percepisce una connessione profonda con l’oceano: si sente solo il suono delle onde, il canto degli uccelli marini, e ogni tanto il passo lento di un cavallo sulla riva. Spostandosi verso sud, infine, si raggiunge Playa Grande, che segna l’inizio del Parque Nacional de Santa Teresa, una delle riserve naturali più belle del Paese. Questa spiaggia lunghissima, spesso semi-deserta anche in piena estate, è un vero e proprio paradiso per chi ama camminare immerso nella natura. Tra sabbia dorata, acque limpide e la vegetazione del parco che si avvicina alla costa, ogni passo regala un senso di libertà e di scoperta.
playa-el-cabito-turismorocha (1)
Playa de los Pescadores (1) (1)
Tornando verso ovest, a pochi chilometri da Punta del Este, si scopre un’altra faccia ancora dell’Uruguay balneare: José Ignacio. Questo ex villaggio di pescatori si è trasformato negli ultimi decenni in una delle mete più esclusive del Paese, ma lo ha fatto con discrezione e raffinatezza. Qui il lusso non è ostentato, ma integrato nel paesaggio. Le case sono eleganti ma armoniose, i ristoranti offrono cucina di altissimo livello ma in ambienti intimi e rilassati, le boutique vendono pezzi unici, artigianali, pensati per chi cerca qualcosa di autentico. José Ignacio è il rifugio di intellettuali, artisti, scrittori, architetti e viaggiatori sofisticati che desiderano bellezza, silenzio e autenticità. Le sue spiagge sono ampie, poco affollate, ideali per lunghe passeggiate a cavallo o per contemplare il tramonto con un calice di vino in mano. Qui ogni dettaglio è curato, ma mai invadente. È il luogo perfetto per chi vuole rallentare senza rinunciare al comfort.
L’Uruguay dunque si distingue per la sua capacità di offrire una proposta autentica e diversificata, lontana dagli eccessi e dalla sovrappopolazione tipici di altre località balneari. Qui, le spiagge si alternano tra aree protette, villaggi tradizionali e realtà turistiche consolidate, creando un equilibrio tra natura, cultura locale e servizi. La costa uruguaiana è caratterizzata da una bassa urbanizzazione e da un turismo che privilegia la qualità dell’esperienza e la sostenibilità ambientale. Questo rende il Paese particolarmente adatto a viaggiatori che cercano un contatto diretto con l’ambiente, spazi aperti e ritmi più rilassati, senza rinunciare a un’offerta variegata che può andare dal surf all’esplorazione naturalistica, dal relax al turismo culturale.
Non perdete novità, aggiornamenti e recensioni sul mondo delle crociere su Cruising Journal con foto, video e crociere in offerta.