Da Carnival a Belmond: Una carriera iniziata sul mare
Nel corso degli anni di pubblicazione di Cruising Journal, abbiamo voluto sempre riservare uno spazio ad un’intervista a figure femminili coinvolte nel settore crocieristico, sia con ruoli a bordo che con importanti funzioni nel corporate delle compagnie di crociera o altre aziende coinvolte nell’industria delle crociere.
Sono però particolarmente convinto che l’esperienza in questo settore, soprattutto quella effettuata a bordo, lasci un segno indelebile nelle persone che intraprendono una carriera sul mare, sia essa breve che più duratura. A prescindere dal ruolo e dalle mansioni, lavorare a bordo rappresenta un’esperienza complessiva molto significativa, che mette a dura prova e che allo stesso tempo però aiuta a crescere, a conoscere se stessi, a misurarsi con le proprie capacità e con il proprio spirito di cambiamento e di adattamento.
Giusy Castagna
E’ proprio in quest’ottica che proponiamo per la prima volta un’intervista ad una figura femminile che non lavora più, al momento, nel settore crocieristico, ma che ha svolto un ruolo a bordo al quale ha dato continuità e sviluppo proseguendo poi la carriera nell’ospitalità alberghiera. Abbiamo cioè voluto esplorare in che misura l’esperienza di bordo continua a vivere in coloro che l’hanno provata, quanto questa possa essere stata formativa, e come si legga, guardandosi alle spalle, quella stessa esperienza in persone che l’hanno conclusa e che si dedicano adesso ad altri ambiti professionali.
Lo abbiamo fatto con Giusy Castagna, che ha ricoperto importanti ruoli nell’ambito delle Spa di Carnival Cruise Line e che oggi prosegue con successo la sua carriera nel gruppo Belmond. Azienda che come noto gestisce anche una flotta fluviale, ma della quale Giusy è Spa Manager nel prestigioso Hotel Cipriani di Venezia.
Giusy, anzitutto grazie della tua disponibilità. Si dice sempre che la vita di bordo sia particolarmente frenetica e che lasci poco tempo libero a disposizione, ma credo che il tuo ruolo in una sede così prestigiosa come il Cipriani di Venezia sia altrettanto impegnativo. Dedicarci del tempo è quindi una gentilezza che apprezziamo, così come l’aver accettato l’invito a raccontarci un po’ della tua passata esperienza a bordo e delle sue connessioni con la carriera attuale.
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Partiamo dagli inizi: cosa hai studiato e cosa ti ha avvicinato, prima ancora delle navi, alla professione legata al wellness e alle Spa? Hai iniziato il tuo lavoro in questo settore con esperienze a terra prima di imbarcarti?
Ho iniziato i miei studi nel mondo dell’estetica e Spa giovanissima a soli 16 anni, legata da questa profonda passione per questo settore. Fin da piccola amavo il beauty e quindi dicevo da grande voglio essere Estetista! In realtà è stato molto di piu’ di quello che potessi immaginare. Fin da subito ho iniziato ad effettuare uno stage e dopodichè a lavorare in un Centro Estetico in toscana, esattamente in provincia di Siena , uno dei piu’ rinomati a mio parere. La mattina andavo a scuola e il pomeriggio correvo a lavoro.
Raccontaci adesso del passaggio alle navi. Come hai avuto l’occasione di valutare di spostarti a bordo di navi da crociera, come mai sei giunta proprio a Carnival Cruise Line e come ha funzionato il processo di recruiting?
Pensavo dentro di me, voglio girare il mondo. Come posso farlo? Ed un giorno ho cercato sul website, come poter lavorare all’interno di Navi da crociera. Ho trovato questa azienda Spa che opera in moltissime navi da crociera, Steiner, ho applicato e fatto subito il colloquio. Credimi non mi sarei mai aspettata che tutto ciò si realizzasse, invece è stato tutto molto veloce. A Giugno ho finito il mio terzo anno di specializzazione a scuola ed a Settembre sono partita. Inizialmente sono andata a Londra presso la loro Accademia,per circa tre mesi, dove impari tutti i loro trattamenti, vendite e punto molto importante il Grooming . Nel momento in cui la mia formazione è terminata si è liberato un posto su Carnival Ecstasy e quindi da un momento all’altro mi hanno convocato e detto : Giusy stanotte parti per Miami . Avevo solo 19 anni e stavo per avventurarmi in un esperienza incredibile.
Quanti imbarchi hai fatto, su quali navi sei stata e quali destinazioni? Sei riuscita a dedicarti anche un po’ al divertimento e alla scoperta di posti nuovi durante i ritmi frenetici della vita di bordo?
Ho fatto due imbarchi, ogni contratto dura 9 mesi. Le navi in cui ho lavorato sono Carnival Ecstasy, con porto di partenza Miami (2015) e dopodichè grazie al mio fatturato sono andata in una nave piu’ grande , a quei tempi, Carnival Dream, con porto di partenza Charleston e New Orleans (2017). Le destinazioni erano incredibili, Jamaica, Repubblica Dominicana, Messico, Bahamas, Bermuda e tante altre .. Esatto la vita di bordo è veramente frenetica ma nel giorno libero tutto viene ripagato. Posti incredibili, spiagge mozzafiato, acqua cristallina.. il paradiso! In più all’interno della nave vengono organizzate tantissime attività e spazi appositi per lo staff, il divertimento sicuramente non manca.
Giusy Castagna
Nei tuoi differenti contratti hai trovato ambienti diversi, migliori o peggiori, o piuttosto uno standard piuttosto consolidato all’interno della flotta? Quale era il tuo ruolo preciso, ed è cambiato nel corso del tempo, o da un contratto all’altro?
Lo standard è consolidato all’interno della flotta, puoi trovare ovviamente la nave piu’ piccola con meno servizi e la nave piu’ grande con tanti altri. Il mio ruolo in Carnival Ecstasy era Facialist e in Carnival Dream Spa therapist inizialmente e dopodichè nuovamente Facialist, quindi visagista. Diciamo che dal primo contratto sono riuscita ad ottenere una nave piu’ grande perché il mio fatturato era molto alto, riuscivo ad effettuare belle vendite e a prenotare servizi.
Il tuo ambiente a bordo, quello della Spa, era composto da membri di equipaggio di nazionalità varie come di consueto, immagino. Ve ne erano di prevalenti? Hai sempre trovato gruppi coesi o piuttosto alcune componenti meno propense a creare uno spirito di squadra?
La Spa era composta principalmente da ragazze provenienti dalle Filippine, South Africa , Namibia, Inghilterra.. Pochissime Europee.. Nel mio primo contratto ero l’unica italiana! Ma avevo anche colleghe australiane, canadesi etc. Diciamo che ogni nazionalità tende a creare il suo gruppo, ma allo stesso tempo siamo riuscite a creare in ogni contratto un bellissimo spirito di squadra. Non solo in Spa ma anche con i colleghi di altri reparti, perché infondo sono la tua famiglia per tantissimi mesi. Con molte di loro sono ancora in stretto contatto , ci sentiamo spesso ed è capitato anche di organizzare viaggi insieme dopo anni. Ognuna di noi è cresciuta, ha portato avanti la propria carriera ma il legame è sempre molto stretto.
Credo che equipaggio italiano a bordo di Carnival Cruise Line sia presente soprattutto nei ruoli di navigazione, molto meno in quelli di hotel. Avevi colleghi della tua nazionalità, o rappresentavi una sorta di eccezione a bordo? Questo ti ha mai creato problemi, o anzi ti ha fornito ancora più stimoli?
Come dicevo nel mio primo contratto ero l’unica italiana donna in tutta la nave da crociera. Però esatto i miei colleghi italiani mi hanno subito accolta con grandissimo calore , e con tanti di loro siamo ancora in contatto e incontrati nuovamente in Italia. Cercavano sempre di trattarmi con una cura incredibile.
Giusy Castagna
Veniamo alla decisione di lasciare. Cosa ti ha spinto maggiormente a lasciare la carriera a bordo di navi da crociera e a tornare a svolgere la tua professione a terra? Come è stato l’impatto con il ritorno, dopo i primi mesi di lavoro in strutture alberghiere?
Dopo due anni a bordo sentivo la necessità di tornare ad una mia vita ‘Reale’ , vivere la mia famiglia, i miei amici e soprattutto la mia terra. Sentivo la mancanza dell’italia. L’impatto è stato grande , sia nel mondo lavorativo che nel riprendere la mia vita quotidiana. Ricordo ancora la prima volta che rientrai in casa mia dopo il primo anno.. mi sembrava così piccola! Appena rientrata trovai subito lavoro in un hotel 5 stelle lusso, vicino casa. La nave ti da una formazione incredibile , per quanto riguarda gli standard da dover rispettare e , tecniche di vendita , esecuzione trattamenti e grooming. Ciò che a volte invece non è ancora scontato in tante aziende luxury. Anche se era la mia prima esperienza in Hotellerie di lusso, mi sentivo comunque all’altezza e come se lo avessi sempre fatto.
Come è proseguita la tua carriera dal momento dello stop ai contratti a bordo di navi? Quali ruoli hai ricoperto e in quali strutture? Come sei arrivata alla tua posizione attuale che, sebbene assai meno di quanto hanno fatto le navi, ti ha comunque portata a vivere lontana da casa?
L’hotel appena menzionato dove ho lavorato è stato Castello del Nero 5*L ( Fi) adesso appartenente alla compagnia COMO hotels. Dopodichè sentivo che volevo sempre di piu’ e sono entrata a far parte della compagnia Rosewood , precisamente Castiglion del Bosco 5*L (SI) , dove lì ho iniziato a raggiungere ancora di piu’ i miei obbiettivi , da Spa Therapist a Spa Supervisor. Dopodichè mi sono spostata in un’altra realtà come Assistant Spa Manager , Borgo San Felice 5*L. Infine è arrivato ciò che da tempo aspettavo. Sono entrata come Spa Manager presso l’Hotel Belmond Cipriani 5*L, una location veramente esclusiva. E’ la terza stagione che inizio con la compagnia, e abbiamo in corso bellissimi progetti . A soli 28 anni per me è stato un grandissimo traguardo.
Giusy Castagna
Per concludere, e tornare allo stesso tempo alla nostra riflessione iniziale, come consideri oggi, a distanza ormai di diversi anni, la tua esperienza sul mare? Hai mai avuto ripensamenti, dal momento che hai lasciato Carnival Cruise Line? O il desiderio talvolta di ricominciare?
Sono passati quasi 12 anni dal mio primo imbarco ed è sempre nel mio cuore. Quando ho deciso di non tornare mi avevano proposto l’imbarco di una nave nuova ancora in costruzione, Carnival Horizon a quel tempo. Non mi pento di aver rinunciato perché sono felicissima del traguardo raggiunto. La nostalgia rimane ed è per questo che amo vivere a Venezia, contornata dall’acqua. Non nego però che a volte un mezzo desiderio è ritornato.
Ai giovani che oggi guardano la realtà della crocieristica come un’opzione di carriera o un’opportunità di esperienza formativa e professionale, cosa suggeriresti? Un’esperienza da provare o piuttosto rivolgersi altrove?
Assolutamente si! Quello che riesce a lasciarti è inspiegabile, ed è veramente un grande trampolino di lancio .
Giusy, grazie davvero per averci raccontato il tuo rapporto con le navi e soprattutto il legame fra la tua carriera nel mondo delle Spa più prestigiose con gli esordi a bordo di navi da crociera. In parte mi confermi come un’esperienza a bordo, dalla più breve a quelle più lunghe, rappresenti comunque un elemento di formazione e un ricordo importante nella vita privata e professionale, e questo ci ha permesso di dare una lettura diversa a questa sezione dedicata alle interviste. Ti auguriamo una carriera brillante e di rimanere in qualche modo sempre in contatto con noi e con il mondo delle crociere!
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