Durante il panel “Porti crocieristici: l’infrastruttura può tenere il passo con la domanda?” sono stati affrontati temi fondamentali quali l’idoneità dei porti, la disponibilità di ormeggi e l’integrazione con le realtà locali. Manolis Alevropoulos, Vicepresidente Marine Operations di Celebrity Cruises (Royal Caribbean Group), ha sottolineato come i porti siano stati progettati per navi di cinquant’anni fa, mentre quelli attuali sono completamente diversi. Ha inoltre aggiunto che aggiornamenti infrastrutturali sono necessari ovunque, ma che tali interventi devono procedere di pari passo con il sostegno alle comunità locali, includendo tecnologie per la gestione dei rifiuti, la produzione di acqua dolce e l’utilizzo di energie pulite, sfruttando le risorse naturali del Mediterraneo come sole, vento e mare.
PSTF: il futuro sostenibile delle crociere nel Med
Si è tenuta a Heraklion, sull’isola di Creta, l’ottava edizione del Posidonia Sea Tourism Forum (PSTF), uno degli appuntamenti più importanti per il settore crocieristico e turistico dell’area mediterranea.
Per la prima volta ospitato fuori da Atene, il forum ha rappresentato un punto di svolta simbolico e operativo, attirando oltre 200 tra dirigenti di compagnie crocieristiche, autorità portuali, operatori turistici e decisori politici, uniti dall’obiettivo comune di immaginare un futuro più sostenibile per il turismo via mare. Il tema centrale di questa edizione è stato: “Il Mediterraneo: un’esigenza imperativa per nuovi porti e destinazioni di spicco”, riflettendo l’urgenza di trovare nuovi equilibri tra crescita, qualità dell’esperienza turistica e impatto ambientale e sociale.
Posidonia Sea Tourism Forum
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La sessione inaugurale è stata caratterizzata da interventi di alto livello istituzionale. Tra i relatori: Minas Papadakis, CEO dell’Autorità Portuale di Heraklion; Anna Karamanli, Vice Ministro del Turismo greco; Stavros Arnaoutakis, Governatore della Regione di Creta; e Apostolos Tzitzikostas, Commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibile.
Nel suo intervento, il Commissario europeo Apostolos Tzitzikostas ha messo in evidenza sia le potenzialità sia le criticità del settore crocieristico. Ha ricordato come nel solo 2024 la Grecia abbia registrato quasi 5.500 scali portuali e circa 8 milioni di passeggeri, dati che confermano la dinamicità del comparto ma che, secondo il Commissario, rendono imprescindibile una riflessione sulla sostenibilità. A suo avviso, competitività e responsabilità ambientale devono procedere di pari passo per garantire uno sviluppo equilibrato.
Tzitzikostas ha inoltre sottolineato l’evoluzione in atto nelle preferenze delle nuove generazioni, rilevando che l’interesse per le crociere tra i giovani è cresciuto del 55% negli ultimi cinque anni, mentre nello stesso periodo è aumentata del 32% la loro sensibilità verso le tematiche ambientali. Un cambiamento che, ha osservato, non può essere ignorato e che richiede risposte concrete da parte dell’intero settore.
La tavola rotonda intitolata “Conciliar crescita e sostenibilità nel turismo crocieristico del Mediterraneo” ha approfondito alcune delle principali sfide del comparto: congestione turistica, pressione infrastrutturale e coinvolgimento delle comunità locali.
Posidonia Sea Tourism Forum
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Julie Green, Vice Direttrice di CLIA, ha sottolineato come l’impatto delle crociere venga spesso sovrastimato, evidenziando che queste rappresentano solo il 2% del turismo globale ma generano circa 50 miliardi di dollari in Europa, di cui due miliardi solo nel mercato greco. Ha invitato a superare i pregiudizi, ricordando che il turismo crocieristico è tra i settori più regolamentati e controllabili.
Theodora Riga, Presidente di MedCruise e rappresentante dell’Autorità Portuale di Corfù, ha messo in risalto l’importanza della trasparenza e della comunicazione basata sui dati. Ha citato l’esempio di Santorini, dove solo il 5% dei visitatori arriva tramite crociere, nonostante l’isola sia spesso associata al sovraffollamento turistico. Ha inoltre evidenziato come, a Corfù, il turismo crocieristico sostenga circa 1.500 posti di lavoro ogni anno.
Chris Theofilides, CEO di Celestyal Cruises, ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di una gestione intelligente dei flussi turistici, spiegando che il problema principale non è la quantità di visitatori, ma la concentrazione degli arrivi in poche ore. Ha sottolineato che la collaborazione tra autorità portuali, operatori e l’uso di tecnologie smart può contribuire a offrire esperienze turistiche più equilibrate.
Kerry Anastassiadis, rappresentante di MSC Group, ha concluso la sessione sottolineando l’importanza di un approccio sistemico che includa la gestione della capacità portuale, il coinvolgimento delle comunità locali e lo sviluppo di nuove destinazioni. Ha ricordato che porti come Mykonos e Santorini adottano già sistemi avanzati di allocazione degli ormeggi, evidenziando come la cooperazione rappresenti la chiave per un turismo crocieristico sostenibile.
Posidonia Sea Tourism Forum
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La sessione successiva ha approfondito l’evoluzione del concetto di porto turistico. In particolare, è emerso il crescente interesse per il modello delle isole private, che offrono esperienze controllate e integrate con il contesto locale. Marcus Puttich di TUI Cruises ha sottolineato il potenziale del modello nel Mar Arabico, a patto che rispetti cultura e territorio. Ana Karina Santini di Royal Caribbean ha ricordato come il modello, pur efficace nei Caraibi, presenti ostacoli in Europa. Sandi Weir di NCLH ha invece descritto i vantaggi riscontrati nelle Bahamas e in Belize, dove sono stati creati nuovi posti di lavoro per tecnici e ingegneri locali. A seguire, il panel dedicato alle crociere su piccole navi ha messo in luce la crescita delle compagnie boutique, in grado di offrire itinerari personalizzati e approdare in porti minori. Hanno partecipato esponenti di Ritz-Carlton Yacht Collection, Star Clippers, Crystal Cruises, Explora Journeys (MSC) e Variety Cruises.
Durante l’evento, il Governatore Stavros Arnaoutakis ha espresso l’ambizione della regione, sottolineando che il forum rappresentava un’importante opportunità per Creta. Ha evidenziato come, grazie alle infrastrutture moderne e al ricco patrimonio culturale dell’isola, Creta fosse ben posizionata per affermarsi come un hub crocieristico sostenibile nel Mediterraneo.
La seconda giornata del Posidonia Sea Tourism Forum a Heraklion, Creta, ha affrontato alcune delle criticità più pressanti per il turismo crocieristico nel Mediterraneo. Il dibattito si è concentrato su come porti progettati per un’altra epoca potessero reggere il passo con le moderne navi da crociera del XXI secolo e con i milioni di turisti che queste trasportano ogni anno. Leader del settore, operatori portuali e autorità locali hanno discusso i colli di bottiglia infrastrutturali, le pressioni sulle comunità e la necessità di un allineamento più stretto tra compagnie di crociera e destinazioni.
Posidonia Sea Tourism Forum
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Isabelle Côté, consulente Virgin Voyages, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di soluzioni a breve termine, proponendo ristrutturazioni intelligenti e adattamenti creativi per ridurre la pressione sui porti mentre si aspettano interventi più ampi. Ha inoltre evidenziato l’importanza di ripensare l’esperienza del viaggiatore, trasformandolo in un esploratore più consapevole.
Aziz Güngör, Regional Director East Med Ports di Global Ports Holding, ha aggiunto che oltre alla tecnologia, è necessario un coinvolgimento locale concreto e una semplificazione normativa, accompagnati da un forte senso di responsabilità ambientale. Minas Papadakis, CEO dell’Autorità Portuale di Heraklion, ha parlato apertamente della trasformazione in atto nei porti greci, che stanno diventando non solo hub per passeggeri e merci, ma veri e propri hub energetici, richiedendo investimenti significativi e un quadro normativo aggiornato. Ha sottolineato anche l’importanza di guadagnare la fiducia della comunità locale, vista come “azionista” del porto, e ha anticipato l’introduzione di penali per le compagnie che cancellano ormeggi prenotati, un problema che danneggia la pianificazione e l’economia locale.
Posidonia Sea Tourism Forum
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Gianluca Suprani, Senior VP Port Development di MSC Cruises, ha osservato con pragmatismo che oggi “è più facile costruire una nave che un porto,” sottolineando l’importanza di iniziative come l’Onshore Power Supply (OPS) e di sistemi trasparenti di assegnazione degli ormeggi. Ha evidenziato la necessità di una migliore coordinazione con le autorità locali per evitare congestioni e garantire un’esperienza di qualità ai passeggeri.
Un momento significativo della giornata è stato l’annuncio della partnership strategica biennale tra il Posidonia Sea Tourism Forum e MedCruise. Theodore Vokos, Direttore Generale di Posidonia Exhibitions, ha spiegato che MedCruise era stata tra le prime organizzazioni a credere nella missione del forum e che ora la collaborazione veniva formalizzata per rafforzare il lavoro congiunto nelle edizioni future.
Nel secondo panel, dedicato al dialogo tra compagnie di crociera e destinazioni, si è posto l’accento sulla cooperazione autentica tra i due mondi. Ligia Balea, Shore Excursions Product Manager di Carnival Cruise Lines, ha evidenziato come esperienze culturali curate possano entusiasmare i passeggeri e al contempo rafforzare le economie locali, soprattutto quando i fornitori locali vengono coinvolti nella progettazione delle escursioni.
Dimitris Bekos, Head of Greece, Cyprus, Egypt & UAE di Intercruises, ha riportato le preoccupazioni dei residenti riguardo all’impatto ambientale e alla possibile “diluizione” culturale causata dall’arrivo simultaneo di migliaia di turisti, proponendo tour centrati sulla comunità come soluzione efficace. Michele Bosco, Shore Excursion Manager di Princess Cruises, ha suggerito soluzioni pratiche come sfasare gli arrivi delle navi, evitare soste durante eventi locali e prolungare la durata delle escursioni per distribuire meglio i flussi turistici.
Posidonia Sea Tourism Forum
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Alessandro Carollo, Associate VP Government Relations di Royal Caribbean Group, ha indicato una causa strutturale delle difficoltà: la mancanza di un’unica voce all’interno delle destinazioni, con enti turistici, autorità portuali e comuni spesso non allineati. Ha sottolineato come sia necessario trovare coerenza interna prima di collaborare efficacemente con le compagnie crocieristiche. Infine, Thanos Pallis, Professore di Economia Marittima e Portuale all’Università del Pireo, ha chiuso invitando a superare gli slogan e a puntare sui dati condivisi, accessibili e comprensibili da tutti. Solo così, ha detto, si potrà passare da una gestione emergenziale a una pianificazione strategica a lungo termine.
Nel pomeriggio, le sessioni parallele hanno affrontato temi specifici quali la navigazione costiera e a corto raggio con un focus sulle pratiche ecologiche, lo sviluppo delle infrastrutture nautiche per il settore dello yachting e marina, e il coinvolgimento dei giovani nell’educazione marittima attraverso il forum YES to Sea Tourism, sottolineando il ruolo fondamentale delle nuove generazioni per un futuro innovativo e sostenibile dell’industria.
Organizzato da Posidonia Exhibitions, con il supporto della Regione di Creta e dell’Autorità Portuale di Heraklion, il Posidonia Sea Tourism Forum ha confermato il proprio ruolo di piattaforma strategica per il dialogo intersettoriale. Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento partner istituzionali e commerciali come CLIA, MedCruise, FCCA, ENIT, ODAP, l’Autorità Portuale del Pireo e la Camera Ellenica della Navigazione.
L’8° Posidonia Sea Tourism Forum ha lasciato un messaggio chiaro: il Mediterraneo ha bisogno di visione, cooperazione e innovazione per affrontare con successo le sfide del turismo marittimo del XXI secolo.
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