Hondius: una nave da spedizione con un tocco familiare


Oceanwide Expeditions si è affermata nel mercato delle crociere di spedizione nel 1983 e ad oggi dispone di una flotta di quattro navi. Ho avuto modo di vivere una vera e propria crociera di spedizione a bordo della loro ammiraglia, HONDIUS,  durante un viaggio di due giorni attraverso il Mare del Nord da Vlissingen ad Aberdeen a giugno di quest’anno.

Vlissingen non è il porto più plausibile per imbarcarsi in crociera. Il suo porto per traghetti per l’Inghilterra è ormai obsoleto e altri porti marittimi olandesi come Amsterdam o Rotterdam sono accessibili più facilmente, Vlissingen ad oggi è una città di mare abbastanza spenta e trascurata da tutti gli operatori di crociere tranne uno.

Oceanwide Expeditions ha sede nell’avamposto olandese del Mare del Nord, l’autista dell’autobus ci accompagna dalla stazione ferroviaria a Hondius, l’orgoglio della flotta Oceanwide. Costruita nel 2019 in Croazia e intitolata a un cartografo olandese del XVI secolo, Hondius salpa così,  in un soleggiato sabato di giugno,  per la sua stagione di spedizioni nell’Artico.

L’avventura inizia ancora prima della partenza della nave. “Voi dovreste e non dovreste essere qui”, viene detto ai 147 passeggeri in attesa con i loro bagagli in banchina. HONDIUS ha appena terminato un restyling di quattro settimane, il molo del cantiere navale non è il posto abituale per imbarcare gli ospiti e nemmeno i doganieri olandesi sono arrivati. Il check-in inizia quindi alla vecchia maniera per mezzo di appunti e matite prima che i passeggeri si precipitino a bordo tramite una passerella di tipo rustico da cantiere navale, per poi passare i loro bagagli da marinaio a marinaio.

Un primo sguardo ai miei compagni di viaggio mostra una folla che non troveresti nemmeno nei terminal di Miami o Barcellona: sicuramente più giovani della solita folla di Cunard o Celebrity. Le loro magliette raffigurano uccelli e altri animali o slogan divertenti, e alcuni portano con sé anche preziose attrezzature fotografiche. Questi ragazzi non sono assolutamente a bordo per il bingo o per ballare fino a tarda notte, ma per osservare la fauna selvatica e fotografarla.

Storia dell’azienda

Oceanwide Expeditions nasce nel 1983, quando la Dutch Plancius Foundation prese vita organizzando crociere stagionali verso un’ex stazione baleniera olandese alle Svålbard in collaborazione con l’Università del Centro Artico di Groningen. La loro prima nave fu la Plancius ex Pollux, un’ex nave pilota costruita nel 1950 con spazio per pochi passeggeri. Tuttavia, questi viaggi sono diventati un successo e la fondazione si è espansa in crociere a Capo Verde, in Sud America e infine (1991) in Antartide. Una nave più grande, la Professor Molchanov ha sostituito il Plancius in un momento in cui l’uomo d’affari olandese Wijnand van Gessel ha iniziato a utilizzare la Rembrandt Van Rijn per crociere a vela alle Svålbard nel 1993 sotto la bandiera “Oceanwide Expeditions”.

Nel 1996, Oceanwide Expeditions ha rilevato le attività e molti dipendenti della Fondazione Plancius e ha iniziato ad espandere la propria flotta e la portata delle crociere. Un’ex nave da ricerca olandese è diventata la nuova Plancius nel 2009, mentre un’altra ex nave da ricerca sovietica, la Marina Svetaeva, è entrata a far parte della flotta come Ortelius nel 2011. Nello stesso anno, un’altra nave a vela, la Noorderlicht, ha iniziato a navigare nell’arcipelago delle Svålbard. La prima nave appositamente costruita per Oceanwide, Hondius, è stata ordinata nel 2016 per un prezzo di 85 milioni di dollari ed è entrata in servizio nel 2019. Wijnand van Gessel all’età di 77 anni è ancora la prima persona ad aprire l’Ufficio Oceanwide alle 6 di ogni mattina per dare un occhio a quello che succede nella compagnia. La sera della partenza è anche arrivato al molo di Vlissingen per vedere la sua nave e il suo staff partire.

Partenza

A bordo condividevo una cabina con quattro posti letto con altri tre uomini: Gunter dalla Germania, Carl dal Belgio e Leon dai Paesi Bassi. Molti viaggiatori solitari che salpano con Oceanwide per la fauna e il paesaggio, sono abbastanza aperti da condividere la loro cabina con altri, alleggerendo il loro budget e (si spera) facendo nuove amicizie. All’estremo opposto della scala, Hondius oltre alle cabine esterne standard offre anche una serie di lussuose suite. Non ci sono cabine interne a bordo.

Decidiamo di assegnare le cuccette superiori e inferiori in base all’età prima di riporre i bagagli sotto i letti e nei cassetti. Io occupavo una cuccetta superiore, ed ho trovato quest’ultima un pò scomoda, senza alcuna possibilità di posare occhiali, cellulare o altro, la cabina n. 307 non lascia nulla a desiderare.

Prima della partenza di Hondius, ci viene mostrato un video sulla sicurezza abbastanza esplicito ma comunque divertente nell’Observation Lounge, dopodiché i passeggeri si dirigono verso il rispettivo punto di raccolta. La dimostrazione include anche uno scorcio facoltativo dell’interno di una delle scialuppe di salvataggio, quindi, a differenza delle esercitazioni di sicurezza sulle grandi navi del mercato di massa, ognuno ha chiaramente un quadro chiaro di ciò che deve aspettarsi in caso di emergenza.

Senza ancora funzionari doganali in vista, la crociera inizia con l’introduzione della squadra di spedizione. 13 guide di spedizione accompagnano Hondius nell’Artico, tra cui biologi marini professionisti, ornitologi e glaciologi. Il team è guidato da Sara Jenner che chiarisce all’inizio che “c’è un motivo per cui non ci chiamiamo Oceanwide Cruises”. Il viaggio a Jan Mayen, alle Svålbard nel pieno del ghiaccio artico, come qualsiasi altro viaggio oceanico, ha il carattere di una spedizione. Il moto ondoso, le condizioni meteorologiche e del ghiaccio oltre il circolo polare artico possono cambiare da un minuto all’altro, motivo per cui il programma quotidiano appeso nei corridoi è solo una sorta di piano A. “Quando leggi il programma appeso al muro, molto probabilmente stiamo già lavorando al piano B e C dietro le quinte”, spiega Sara.

Gli avvistamenti e i paesaggi vengono sempre per primi, quindi anche l’orario della cena a bordo di Hondius è soggetto a modifiche. Si ricorda inoltre ai passeggeri di avere sempre a portata di mano macchina fotografica e binocolo poiché “le cose possono succedere da un momento all’altro”. Gli ospiti sono inoltre invitati ad abbassare la voce quando vengono fatti annunci pubblici poiché questi potrebbero non essere ripetuti. Ultimo ma non meno importante, “dormire vuol dire barare” – un amichevole promemoria per dire che le attività a bordo e all’esterno si svolgeranno quando è possibile, non quando tutti saranno riposati, sazi e freschi.

Una nota più seria invece dice: “non voglio vedere le infradito dopo Aberdeen!”. Senza alcun ospedale o dispositivo di evacuazione disponibile nell’Artico o nell’Antartide, prendersi cura di se stessi e degli altri è fondamentale per garantire un viaggio sicuro e piacevole per tutti. “Presto saremo una sola famiglia”, aggiunge a proposito del ridotto numero di passeggeri e del vano equipaggio e anche delle ridotte dimensioni di Hondius.

Più tardi in serata, arrivano finalmente i funzionari doganali olandesi, autorizzando Hondius per la partenza intorno alle 20:00. Lasciamo Vlissingen al tramonto, molti passeggeri saltano la cena per l’opportunità di scattare le loro prime foto di uccelli marini che possono essere avvistati sui banchi di sabbia dell’estuario della Schelda. Solo le foche non possono essere avvistate da nessuna parte, i loro luoghi di riposo preferiti sono i banchi di sabbia fuori dal porto piuttosto che i bacini rumorosi e affollati all’interno. Questi ultimi però ci regalano uno spettacolo interessante ma di altro tipo: l’Ortelius di Oceanwide è ormeggiata al molo del cantiere vicino a quello di partenza di Hondius, la sua prima crociera della stagione sarebbe partita dopo qualche giorno.

A bordo

Una prima passeggiata intorno alla nave ci mostra una nave passeggeri diversa dalla maggior parte delle navi da crociera “tradizionali”, ma anche abbastanza diversa dai concorrenti nel mercato delle crociere di spedizione. Durante la progettazione di Hondius, Oceanwide Expeditions ha optato per una nave da spedizione “pura” che lascia fuori tutto ciò che potrebbe distrarre i suoi passeggeri dall’obiettivo principale del viaggio. Non c’è piscina a bordo, spa, casinò e discoteca. Non ci sono nemmeno le foto nei corridoi delle cabine o lungo le scale (il che è un peccato). Ma, naturalmente, la nave è dotata di una biblioteca ben fornita che si concentra su libri di riferimento sulla fauna selvatica, volumi di storia polare e libri relativi a tutto ciò che riguarda l’esplorazione e la vita marina.

La biblioteca si trova sul ponte 5, che è il ponte di spedizione della nave. La sua parte prodiera è occupata dal grande Observation Lounge che presenta comode sedie e divani lungo i lati della nave e pratiche panche imbottite con schienali ribaltabili. La lounge comprende anche un bar e una postazione self-service 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dove vengono forniti tè, caffè e dolci. Più a poppa si trova la sala conferenze della nave che viene utilizzata per i “riassunti” quotidiani, ma anche per presentazioni generali o letture.

 

Un ponte sotto (ponte 4) è dove si trovano il ristorante, la reception e il piccolo negozio di bordo. È inoltre possibile trovare stazioni di ricarica che forniscono acqua potabile sui ponti 3 e 4, una misura adottata da Oceanwide Expeditions per contribuire a ridurre la quantità di plastica monouso a bordo. Alla reception sono disponibili cartoline stampate gratuitamente, un gesto carino, anche se strano e antiquato. Non che ci fossero molte cassette delle lettere pubbliche nell’Artico o nell’Antartide.

Le 80 cabine per un massimo di 176 passeggeri a bordo sono distribuite su tutti i ponti 3, 4, 6 e 7, il che appare un po’ scomodo poiché su una nave come questa, normalmente ci si aspetterebbe che l’Observation Lounge sia situato sul ponte più alto. Tuttavia, Oceanwide al momento dell’ordine della nave ha notato una forte domanda di suite di lusso e ha deciso di metterle a poppa sul ponte 7.

Quando si tratta dell’attrezzatura per la spedizione Oceanwide non fa compromessi. Una flotta di 13 gommoni è stivata al sicuro sul ponte di poppa della nave, mentre 28 kayak sono posizionati sul ponte esterno e anche 2 passerelle mobili sono nascoste su ciascun lato della nave. Il più grande vantaggio rispetto ai suoi compagni di flotta, tuttavia, sono un paio di porte a conchiglia all’interno dello scafo che consentono un rapido sbarco, sia nei zodiac o kayak tramite una piattaforma galleggiante o direttamente sul ghiaccio. Inoltre, le gru sui ponti di prua e di poppa sono in grado di sollevare le attrezzature in mare e fuori in breve tempo in modo che i passeggeri possano trascorrere il massimo del tempo al di fuori della “nave madre”.

 

Dietro le quinte, Hondius è dotata di un motore diesel convenzionale, evitando così problemi con nuove tecnologie non provate in acque remote. Anche le manovre vengono eseguite da fidati propulsori di prua e di poppa invece che da pod. Raggiungendo un totale di 4.200 kW e un massimo di 15 nodi, Hondius non è né un cavallo di potenza né una regina della velocità, ma il suo pescaggio relativamente basso di 5,30 m le consente di entrare in baie e porti a cui altre navi non possono accedere. La sua classe polare è la PC6, che le consente di navigare durante l’estate e l’autunno nel ghiaccio medio del primo anno e che la colloca nella stessa categoria di Hanseatic Nature di Hapag-Lloyd Cruises, Viking Octantis di Viking Ocean Cruises e Ultramarine di Quark Expeditions. Detto questo, Hondius non è un rompighiaccio, che naviga verso il ghiaccio piuttosto che dentro o attraverso di esso.

La filosofia di Oceanwide

Tenuto conto del background storico dell’azienda, la filosofia Oceanwide è semplice: anche se la nave è moderna e confortevole, i suoi passeggeri sono incoraggiati a trascorrere il minor tempo possibile a bordo e piuttosto a trascorrere il meglio del loro tempo al di fuori di Hondius, che si tratti di passeggiate, escursioni, immersioni, kayak o scoperte del mondo polare negli zodiac della nave. Pertanto, la nave fa scalo nei porti “regolari” solo per l’imbarco e lo sbarco e si dirige direttamente verso i luoghi di interesse, trascorrendo solo brevi intervalli in mare aperto.

Per quanto riguarda le sue escursioni, Oceanwide fa la differenza tra le attività del campo base come le passeggiate a terra o i tour in zodiac che sono inclusi e le attività speciali come le immersioni polari o le escursioni più lunghe che sono a pagamento e talvolta richiedono il trasporto della propria attrezzatura. Quando si effettuano escursioni in luoghi in cui esiste un numero limite di passeggeri, questi vengono divisi in gruppi diversi in modo che tutti durante la giornata possano partecipare alle stesse attività senza sovraffollare spiagge sensibili, isole o insediamenti indigeni.

Quando le escursioni in zodiac o altre attività all’aperto non sono possibili a causa del maltempo, Oceanwide Expeditions apre i ponti riservati ed il ponte di comando, consentendo ai passeggeri di vedere e sperimentare il più possibile a bordo, sia dal punto di vista del capitano che esplorando la prua dove l’accesso su altre navi è solitamente limitato ai piloti e all’equipaggio.

 

Un giorno nella vita

Secondo giorno di crociera, è domenica mattina, mi trovo da qualche parte nel Mare del Nord. Di solito, questa è una gradita opportunità per i passeggeri di riprendersi da una stressante giornata di imbarco, alzandosi tardi, facendo una piacevole colazione per poi vedere cosa porterà la giornata, ma non funziona così a bordo di Hondius.

Alle 6 del mattino il mio compagno di cabina Carl è già da un’ora sul ponte di prua ad osservare gli uccelli marini. E anche un bel numero di suoi compagni birdwatcher. Per l’occhio inesperto, le viste più comuni finora sono state piattaforme petrolifere, parchi eolici e navi di rifornimento offshore, ma questo è solo ciò che puoi vedere senza un’attrezzatura adeguata. L’elenco degli avvistamenti di uccelli appeso alla parete accanto all’aula ha già le sue note e comprende anche alcune specie rare, quindi vale la pena alzarsi presto. Lo stesso vale per la biblioteca di bordo dove non bisogna immergersi troppo nella lettura, altrimenti si rischia di saltare la colazione o le prime attività della giornata, come è successo a me.

Dopo colazione, i gruppi di passeggeri vengono invitati a visitare il ponte dove il capitano Toni Salo rispondeva alle domande riguardanti la nave e il suo funzionamento. Nato in Finlandia e precedentemente impiegato sulla Baltic Ferry Silja Serenade, Salo è al comando di Hondius durante gran parte della stagione artica, mentre il suo collega cileno assume le funzioni per la stagione antartica a partire da ottobre. La sua zona di crociera preferita è la costa ghiacciata della Groenlandia che non vede l’ora di vedere. Ma sottolinea che per quanto bello possa sembrare uno scenario, la sicurezza è sempre fondamentale, spesso la si mantiene portando uno zodiac all’avanguardia ad esplorare molto prima che la stessa Hondius entri in una baia remota o in un fiordo. E sebbene la maggior parte della navigazione odierna si basi su carte nautiche elettroniche, Hondius porta ancora con sé anche una serie di carte stampate per le regioni polari, per ogni evenienza. Ricorda ancora lo scalo della nave ad Aberdeen lo scorso anno, quando c’era tanta nebbia e nonostante fosse un porto “sicuro”, era stato necessario sbarcare e imbarcare i passeggeri su tender boat – un inizio inaspettato che ha anticipato una spedizione che doveva diventare avventurosa solo quando sarebbero stati molto più a nord!

Coloro che partecipano alla visita del ponte nel corso della giornata, nel frattempo, hanno il loro appuntamento sul ponte 3 per indossare stivali da fango e altri indumenti da spedizione da utilizzare presto più a nord. Oltre a mantenersi in buona salute, un buon abbigliamento e un’attrezzatura da spedizione sono la chiave per una crociera di successo, come rivelato durante un altro briefing per agenti di viaggio e rappresentanti della stampa nel pomeriggio. “Per quanto bello possa essere a bordo, per noi è importante far scendere le persone dalla nave”, spiega Adam Turner, Chief Field Operations Manager di Oceanwide Expeditions. Tuttavia, attività come passeggiate lungo la costa o escursioni vengono offerte in diversi livelli di difficoltà: facile, moderato e impegnativo. Alcune attività possono anche essere offerte con breve preavviso se il tempo lo permette. Questo secondo Oceanwide è uno dei vantaggi di un’azienda a conduzione familiare come la loro, dove tutti a bordo si riuniscono per il beneficio di un’esperienza indimenticabile.

 

Detto questo, la giornata di navigazione continua. “Bill dà il benvenuto per una conferenza intitolata ‘Taste of Scotland'” (10:30), “Andrew ti invita per una presentazione sugli uccelli marini del Mare del Nord” (15:30) e “Anthonie ti invita per una presentazione of the Dogger Bank” (17:30) sono solo tre punti del programma che tengono tutti “in ascolto”, come direbbe Bill.

Opportunità e sfide

Tra una presentazione e l’altra, Sara Jenner tiene la sua conferenza sull’esperienza Oceanwide e su ciò che gli ospiti possono aspettarsi prenotando una spedizione su una delle navi Oceanwide. Piena di entusiasmo, conoscenza ed esperienza, è orgogliosa che la flotta Oceanwide sia in grado di navigare su itinerari che altre navi non possono percorrere. Questo perchè il team di spedizione di Oceanwide dopo anni di esperienza conosce praticamente ogni tana di volpe polare, tutti i banchi di sabbia preferiti dai trichechi e l’area di alimentazione preferita di ogni balena. Sottolinea inoltre con orgoglio il fatto che il numero di animali selvatici, nonostante il numero sempre crescente di navi da crociera che visitano l’Antartide, si è ripreso così bene negli ultimi anni che lo sbarco dei passeggeri sulle spiagge popolari si è interrotto ultimamente a causa di troppi animali che impediscono l’atterraggio degli zodiac!

Sottolinea inoltre i vantaggi delle diverse navi Oceanwide. Il robusto Ortelius porta con sé il proprio elicottero, il Plancius è popolare per la sua capacità ridotta di soli 100 passeggeri mentre l’Hondius grazie alle sue porte a conchiglia può sbarcare tutti i suoi 176 passeggeri in poco più di 30 minuti, consentendo a tutti più attività al giorno .

Altri briefing durante l’intensa giornata di navigazione a bordo di Hondius sono stati eseguti dal responsabile F&B e dal direttore commerciale, che completano il “pacchetto informativo” per chi non è a bordo “solo” per osservare uccelli o balene. Il cibo, ad esempio, è diventato più importante con le aspettative che sono aumentate non solo sulle navi da crociera in generale, ma anche sulle navi da spedizione. Tuttavia, la logistica e le catene di approvvigionamento non hanno tenuto il passo con questo sviluppo, rendendo ogni rifornimento a nord di Tromsø o a sud di Ushuaia ancora una sfida. Con le forniture ordinate per durare due mesi, il team di F & B, ad esempio, deve ancora ordinare cibo a luglio che verrà portato a bordo a novembre e dovrebbe durare fino a gennaio! Un container in ritardo o un porto di scalo saltato possono quindi significare un incubo sia per l’equipaggio che per i passeggeri a bordo e una dieta a base di frutta, spezie o determinati ingredienti per giorni e giorni. La pianificazione meticolosa inizia quindi al tavolo del ristorante, dove viene recuperata la scelta del menu serale per aiutare non solo a non sprecare cibo, ma anche a risparmiare ingredienti che altrimenti potrebbero esaurirsi prima del previsto.

Florian Piper, direttore delle vendite del programma Arctic, fa poi luce sulle opportunità e le sfide riguardanti le attività di vendita e marketing di Oceanwide. A differenza della maggior parte dei concorrenti, sottolinea, Oceanwide oltre a vendere intere cabine con un supplemento singolo del 70% offre la possibilità di prenotare cuccette singole in una cabina condivisa dello stesso sesso. Questo non solo apre il mercato delle crociere di spedizione a clienti che altrimenti non potrebbero permettersi un viaggio del genere, ma offre anche ai passeggeri la possibilità di stringere amicizie con persone che condividono le stesse passioni per tutta la durata della crociera e oltre. Piper descrive quella politica come “abbastanza popolare”, con tariffe a partire da 500 € al giorno in una cabina interna condivisa con 4 posti letto. Una sfida relativamente nuova è la mancata disponibilità di collegamenti aerei, sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale, un fenomeno post-Covid che stanno affrontando anche gli operatori di crociere del mercato di massa che potrebbero facilmente riempire le loro navi se solo i loro passeggeri potessero raggiungerle.

 

Durante la cena, i membri del team di spedizione si mescolano ai passeggeri ai rispettivi tavoli, conferendo alla crociera un’atmosfera davvero “familiare” già dal primo giorno. (Inutile dire che il tipo di abbigliamento a bordo è informale durante tutto il viaggio.) Inoltre diventava difficile mangiare quando si ascoltavano storie di incontri con trichechi e orsi polari, scambi notturni di cibo tra navi da spedizione lontane dalla terraferma e inviti da parte di locali Famiglie Inuit che insistevano affinché tutti provassero la carne di foca, un’offerta che non si può rifiutare perché non solo sarebbe considerata un’offesa, ma potrebbe anche mettere a rischio preziosi legami personali di cui difficilmente gli operatori di crociere di spedizione possono fare a meno.

La giornata termina alle 20:45 con il primo riepilogo sulla fauna selvatica, uno dei tanti che seguiranno fino alle Svålbard. Gli scienziati a bordo confrontano i propri avvistamenti con quelli tra i passeggeri, e vengono nominate specie di uccelli di cui molti non hanno mai sentito parlare prima. Alcuni fortunati compagni di viaggio hanno anche avvistato foche, delfini, focene e balene durante il giorno e hanno le proprie fotografie pubblicate sullo schermo del capo spedizione. Grazie al cielo al giorno d’oggi ci sono Bluetooth, Internet via satellite e Airdrop. Com’erano le crociere di spedizione quando sono iniziate negli anni ’70?!

 

Aberdeen

Sono le 6 del mattino quando mi alzo, non l’una, ma tutti e tre i miei compagni di cabina sono già partiti per il birdwatching e la fotografia! Non sono mai stato su una nave da crociera con così tanti mattinieri. Cerco di condividere il loro entusiasmo unendomi discretamente con loro a prua, ma per quanto guardi intensamente il cielo, tutto quello che vedo sono i gabbiani e alcuni punti neri che volano sopra la linea di galleggiamento. Per non parlare della balenottera che alcuni sostengono di aver visto in acqua pochi minuti prima. Ci vuole molta pazienza e resistenza tanto quanto un occhio allenato per godere di questo tipo di attività a bordo.

Alle 6:30 del mattino il traghetto notturno dalle Isole Orcadi e Shetland passa davanti ad Hondius, dirigendosi verso il porto di Aberdeen prima di noi. Mezz’ora dopo, la sveglia suona in tutta la nave, ma dal momento che tutti erano già operativi dall’alba (o prima) è stato un pò inutile. Sfortunatamente, il nostro arrivo al molo esterno del porto storico di Aberdeen alle 7:30 coincideva con l’apertura del ristorante per la colazione, quindi coloro che desideravano seguire l’arrivo sono stati costretti a saltare ancora una volta un pasto. Ma ne è valsa la pena, in quanto siamo stati ricompensati con un passaggio spettacolare lungo gli storici moli su entrambi i lati del fiume Dee prima che un secondo ingresso del molo ancora più vicino costringesse Hondius a virare di 180 gradi ed entrare a poppa nel porto interno.

 

Gli appassionati di birdwatching e altri appassionati di fauna selvatica non hanno perso tempo a saltare giù dalla nave subito dopo il controllo doganale per proseguire le rispettive attività della giornata. Numerosi autobus erano già radunati sulla banchina per portarli in luoghi come Newburgh-on-Ythan, Forvie National Nature Reserve e Bullers of Buchan, tutti noti per l’abbondanza di uccelli marini. Per me, invece, lo sbarco alle 9 del mattino significava lasciare troppo presto Hondius e il suo fantastico equipaggio, che ho preso a cuore in pochissimo tempo. Con la sua attenzione all’esplorazione e all’educazione, l’approccio di Oceanwide alla crociera può essere descritto solo come delizioso e arricchente. Ricorda che questo è il momento in cui navi come Wonder of the Seas trasportano più di 7.000 passeggeri, la maggior parte dei quali non si conosceranno affatto per nome se non per coincidenza. Con solo 180 passeggeri assistiti da 74 membri dell’equipaggio, la sensazione immediata e duratura a bordo di Hondius è quella di una grande famiglia che condivide le stesse passioni e che parte per un’avventura comune.

Pensando a tutto ciò che c’era ancora da fare in questa particolare crociera, ero molto dispiaciuto di dover lasciare Hondius. Ma ho ottenuto il mio “certificato di competenza polare” poco prima dello sbarco, scritto a mano da Bill, firmato da Sara e timbrato con il “Sigillo di approvazione”. Vedendo una foto di un Otaria orsina antartica ho capito che dovrò tornare prima possibile su una delle navi di Oceanwide!

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Kai Ortel

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