Crociera in Israele, Tunisia, Turchia? La situazione


Crociera in Israele, Turchia e Tunisia? Uno sguardo alla situazione delle crociere nei paesi “difficili” del Mediterraneo

MSC Crociere ha annunciato il ritorno nella sua programmazione regolare di Israele. Questa affascinante destinazione sarà tra le mete delle crociere invernali 2019/20 di MSC Opera che imbarcherà i suoi passeggeri dai porti di Genova e Civitavecchia. Questa nave di classe “Lirica” (costruita dai Chantiers de l’Atlantique ed allungata da Fincantieri) proporrà due itinerari diversi di 12 giorni, il primo nel Mediterraneo Occidentale e il secondo in quello Orientale.

Quest’ultimo riproporrà lo scalo ad Haifa che permetterà di scoprire tutti i luoghi più mistici della Terra Santa. Inoltre in occasione della crociera di Natale e Capodanno il viaggio sarà più lungo di un giorno in modo da permettere un overnight della nave in Israele, così da poter vivere più intensamente le festività nei luoghi sacri per la religione cristiana. Questa destinazione era uscita gradualmente dagli itinerari a causa delle continue crisi dovute all’irrisolta questione palestinese (e anche per le elevate tasse portuali).

Il Mediterraneo ha subito la perdita di diverse mete di grido sempre per l’instabilità interna, parliamo di Tunisia, Egitto e soprattutto della Turchia. Il fallito Golpe del 2016 è stata una mazzata per il turismo nel Paese di Erdogan e anche le compagnie crocieristiche hanno lasciato quei lidi ritenuti poco sicuri.

Le navi da crociera avevano così deviato le proprie rotte andando ad intasare i porti del Mediterraneo Occidentale e della Grecia. Oggi la situazione in questo Paese è migliorata e di conseguenza le compagnie crocieristiche stanno valutando il loro graduale reinserimento nei propri itinerari.

La Tunisia invece è ancora in affanno: infatti ad oggi solo Phoenix Reisen, compagnia dedicata al mercato tedesco con navi di seconda mano, ha poche toccate programmate alla Goletta. Ricordiamo che questa destinazione era una tappa fissa per tutte le compagnie operanti nel Mediterraneo fino all’attentato del Museo del Bardo nel marzo 2015. Immediatamente tutti i brand depennarono questa meta per motivi di sicurezza con gravissimi danni all’economia del paese africano dove il turismo era una delle principali fonti di reddito.

In Turchia invece la situazione è differente: le nostrane MSC e Costa non hanno ancora programmato crociere con questa destinazione, ma altri brand si. Parliamo di Azamara, Celebrity, Royal Caribbean, Silversea, TUI, Pullmantur; in pratica tutti i marchi della galassia Royal Caribbean. Anche NCL Holdings ha riportato in Turchia le navi di NCL, Oceania e Regent. In ambito Carnival Corporation invece la situazione è differente con solo alcuni marchi che hanno riproposto la destinazione (Holland America, Princess e Seabourn): questo a significare che le varie unità di crisi delle singole compagnie operano in maniera più autonoma. Va inoltre notato che la pittoresca Istanbul è ancora penalizzata essendo il centro politico del Paese e quindi ritenuta più instabile. La più turistica e tranquilla Kusadasi (Asia Minore) è quindi favorita come scalo con la possibilità di escursioni nella storica Efeso.

Diversa invece la situazione in Israele dove MSC ha programmato anche delle toccate occasionali con MSC Lirica ed MSC Magnifica, mentre Costa Crociere ha scali in programma (soprattutto durante i riposizionamenti) con Costa Firenze, Costa Diadema, Costa Magica, Costa Mediterranea e Costa Victoria.

Matteo Martinuzzi

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