Porto, una città dalla bellezza barocca


Porto, è la porta d’accesso e il punto di partenza per un viaggio attraverso la diversità paesaggistica e culturale del Portogallo. E’ la città del vino e delle degustazioni al tramonto, della bellezza barocca e dei colori sulle sponde del fiume Douro. Una destinazione vibrante, ricca di storia, che offre ai suoi visitatori emozioni intense e ricordi indelebili.

La città è conosciuta soprattutto per il Porto, ma anche per un patrimonio architettonico che coniuga l’antichità di monumenti e chiese. Numerose navi da crociera fanno tappa nello scalo portoghese, presso il porto di Leixoes e da lì vi è la possibilità di fare un tour completo della città, tra le principali attrazioni architettoniche del posto, come la chiesa di Clérigos. Da qui per raggiungere la sua torre alta 75 metri, e dopo aver salito 240 scalini si gode di una fantastica vista panoramica di Porto. Un’altra tappa imperdibile della vostra vacanza sarà la visita a São Bento, considerata come una delle stazioni più decorative d’Europa.

Un pò di storia: le origini

Porto, la città che ha dato il nome al Portogallo, anticamente chiamata  Cale, era un piccolo villaggio celtico situato alla foce del Douro, dove i Romani costruirono un porto, il “Portus Cale”, origine del nome “Portogallo”.Il villaggio fu occupato dai romani, che trasformarono Portus Cale in una tappa sulla rotta fra Braga e Lisbona. La città fu poi occupata dai Visigoti con Re Teodorico, tra il 540 e il 716; la città fu conquistata dagli arabi che governarono Porto fino a quando fu riconquistata dal re Alfonso I delle Asturie. La contea di Porto appartenne al regno di Leòn fino al 1143, quando entrò a far parte del nuovo Regno del Portogallo con Alfonso Enríquez come primo monarca. Durante l’era delle esplorazioni portoghesi Porto crebbe e si sviluppò. All’epoca il Portogallo era il centro nevralgico dell’Europa in termini di scambi commerciali e i suoi porti costruivano la base delle sue navi e delle merci.

Giovanni I e Felipa di Lancaster si sposarono a Porto nel 1387, questo matrimonio simboleggiava l’alleanza militare più antica del mondo tra Inghilterra e Portogallo. Nel XV secolo la città era uno dei più importanti centri navali in Portogallo e anche la culla di molti marinai.  Per 60 anni, dal 1580 al 1640, la storia di Porto e del Portogallo e quella della Spagna furono unite nell’impero più grande di tutti i tempi.Fu un’epoca di grande fervore artistico, che culminò in quello che fu chiamato “Il Secolo d’Oro di Porto”, il XVIII secolo. Durante l’invasione napoleonica, gli spagnoli occuparono Porto nel 1807. Due anni dopo, nel 1809, il generale Soult recuperò la città per i francesi. Nel XVIII secolo, l’epoca d’oro di Porto, la città registrò un cambiamento radicale, con la costruzione di splendidi edifici in stile neoclassico e barocco. La spinta economica di quegli anni era una conseguenza dello sviluppo dell’industria vinicola.

Porto città liberale e progressista

Una lunga storia di lotta per i diritti civili ha conferito a Porto la sua reputazione come città liberale e progressista. Nel XIX secolo, fu la culla d’illustri poeti e scultori. Nell’anno 1820, Porto fu scenario di una rivolta militare, che pose fine alla monarchia assoluta, portando alla creazione di una costituzione liberale. Nel 1890, fu costruito il porto di Leixoes, che favorì la crescita economica di Porto e, all’inizio del XX secolo, con l’arrivo della Repubblica, la città subì una grande trasformazione urbanistica. Il simbolo di quest’epoca è l’Avenida de los Aliados.

Porto dal XX secolo

Nel 1919, un tentativo d’indipendenza di Lisbona, con a capo Paiva Couceiros, trasformò provvisoriamente Porto nella capitale del Nord del Portogallo. L’immediata reazione repubblicana pose fine all’insurrezione.

Durante la dittatura di Salazar, che durò fino alla Rivoluzione dei Garofani del 1974, le infrastrutture migliorarono notevolmente, con la costruzione del ponte Arrábida di Porto nel 1963. Nel 2001 Porto fu Capitale Europea della Cultura, insieme a Rotterdam, e in quest’occasione si costruì il particolare auditorium “Casa da Música” a Boavista, simbolo della capitale. Da un punto di vista economico, Porto è rimasta indietro rispetto a Lisbona, pur conservando la sua fama di città laboriosa.

Cosa vedere a Porto in un giorno?

Purtroppo 24 ore sono davvero poche. L’ideale sarebbe visitare la città per almeno 2 o 3 giorni. Durante la tua visita alla città di Porto, non può mancare una tappa alla stazione di São Bento ormai simbolo della città. È una delle stazioni ferroviarie più trafficate e conosciute del Portogallo. La stazione è stata costruita al posto di un convento, dopo l’ampliamento della linea ferroviaria nel 1896. Il progetto architettonico, firmato da José Marques da Silva, è stato approvato dal Comune nella stessa data. Costruita all’inizio del 1900, a causa di diversi intoppi entrò in funzione solo un decennio dopo, e più precisamente nel 1916. Lo stile architettonico utilizzato è tipico della scuola Beaux-Art di Parigi.

Tant’è che per rendere la struttura più “nazionale” i portoghesi dovettero successivamente decorare gli interni con elemento più “autoctono”. Si tratta di una vera e propria attrazione, probabilmente una delle più visitate! L’interno è, infatti, interamente decorato con oltre 20.000 azulejos bianchi e blu, uno spettacolo davvero unico! La sala di attesa è dipinta con oltre 500 metri quadri di Azulejos. Ci vollero ben 20.000 piastrelle per completare l’opera. Gli azulejos che tempestano la bellissima stazione raffigurano diverse scene tra cui: tra le tante scene rappresentate, vengono raccontati anche episodi legati alla campagna, processioni, pellegrinaggi, fiere del bestiame e vendemmie. Uno spazio è dedicato alla storia e all’evoluzione dei trasporti in Portogallo dopo l’inaugurazione delle ferrovie.

Chiesa di Santo Ildefonso e Torre dos Clérigos

La Chiesa di Santo Ildefonso risale al 18esimo secolo e fu dedicata a santo Ildefonso di Toledo. La facciata invece, che è la vera attrazione, risale 1932. I magnifici azulejos che la decorano sono un’opera di Jorge Coraço, lo stesso artista che si occupò della celebre stazione di São Bento.Gli interni sono in stile barocco, ma personalmente reputo molto più interessante l’esterno.

La Torre dos Clérigos è un altro dei simboli cittadini. La torre si erge all’estremità occidentale della Igreja dos Clérigosos, opera barocca della metà del XVIII secolo dell’architetto italiano Nicola Nasoni. In tutta la sua altezza i suoi 75 metri in pietra di granito la rende sicuramente inconfondibile. È possibile salire fino alla cima della torre, scalando i 240 scalini, e ammirare una splendida vista panoramica sulla città.

Sé do Porto

La Cattedrale di Porto, conosciuta anche con il nome di Sé do Porto, è la chiesa più importante della città. Risale al 12esimo secolo, periodo in cui i cristiani riconquistarono la penisola iberica cacciando i mori. La chiesa fu costruita inizialmente in stile tipicamente romanico, con due enormi torri che la fanno tutt’oggi sembrare più una fortezza difensiva che una chiesa. Gli interni invece ricevettero un importante ristrutturazione in stile barocco da parte dell’italiano Nicola Nasoni, vissuto a Porto nel 18esimo secolo. La parte più caratteristica della chiesa per me è il chiostro, ricoperto di azulejos che rappresentano scene di vita della Vergine Maria.

La struttura del Museu da Misericordia do Porto comprende sia al museo che la chiesa della misericordia di Porto e la Galleria dei Benefattori. Di particolare importanza è l’architettura del museo che è all’avanguardia e allo stesso tempo legata alla storia della città. Infatti se da una parte la struttura è costruita con uso sapiente di tecniche all’epoca all’avanguardia, allo stesso tempo si decise di arricchirla con tantissimi azulejos.

Porto e dintorni per itinerari alternativi

Per gli amanti dell’arte, il pomeriggio, al posto del Palacio da Bolsa, vi consigliamo una visita al Museu Nacional Soares dos Reis, una delle più importanti collezioni d’arte della città. Se amate la fotografia, nel centro storico si trova il Centro Portugues de Fotografia. Se siete amanti dell’architettura religiosa: oltre alle chiese già citate, meritano una visita la Igreja do Carmo e la Igreja das Carmelitas. Da non perdere nemmeno la visita alla Igreja da Misericordia. Se magari siete già stati a Porto o volete immergervi nell’entroterra, vi consigliamo di esplorare la Valle del Douro, con una degustazione di vini e pranzo da Porto. Se viaggiate in famiglia, oltre al giro in barca sul fiume e la Libreria, imperdibile nel pomeriggio la visita al Jardim do Palacio de Cristal, l’area verde più amata di tutta la città, poco distante dal centro.

Dove mangiare a Porto? E soprattutto, cosa mangiare?

Bacalhau in tutte le salse e in tutte le cotture, trippa alla moda di Porto, Eclaire, Caldo Verde, Francesinha, calice di Porto, Pasteis de Nata, Bifana e chi più ne ha più ne metta. Non è infatti possibile conoscere davvero un luogo senza immergersi anche nella sua cultura gastronomica! Un famoso piatto a base di Baccalà è la “punheta de bacalhau”: baccalà crudo tritato con cipolla. Il Baccalà si trova senza ombra di dubbio in ogni negozio e ristorante del Portogallo da Lisbona a Porto. Pare che i portoghesi hanno 366 modi per cucinarlo con diverse ricette e varianti, una più buona dell’altra!

Francesinha: sicuramente è uno tra i piatti portoghesi più conosciuti, un super sandwich! Si potrebbe descrivere come un toast multistrato: tra le due fette di pane ogni strato è un ingrediente differente: fettine di manzo, formaggio, salsicce, prosciutto, mortadella ed altri ingredienti. Il tutto ricoperto da un’abbondante strato di formaggio fuso mescolato con una salsa di carne, birra, pomodoro e piri piri (una specie di peperoncino). In alcune versioni, come quella che abbiamo mangiato noi, potete trovarci anche un uovo fritto all’occhio di bue a far da ciliegina sulla torta e, ovviamente per aumentare ancora un po’ le calorie, patatine fritte come contorno.

Caldo Verde: Questo piatto, che in portoghese si traduce come “brodo verde”, è una zuppa che si trova un po’ ovunque a Porto. Può essere servita come antipasto o come primo. È una zuppa a base di patate, “couve galega” (il cavolo che attribuisce il colore verde al piatto) e qualche fetta di chouriço (insaccato leggermente piccante).

Bifana: si tratta di un panino piccolo e rotondo, leggermente dorato all’esterno e ripieno di carne di maiale fritta o alla griglia. Ideale da mangiare come spuntino o per un pranzo più leggero. Per merito della sua ricetta, può essere definita la regina dello slow food portoghese per eccellenza.

Pasteis de Nata: È il dolce portoghese per eccellenza, nato a Lisbona per merito dei monaci del Monastero dos Jeronimos. I Pasteis de Nata sono dei piccoli cestini di pasta sfoglia ripieni di golosa crema pasticcera, una vera e propria bontà.

Dall’arte, all’architettura, passando per il gusto, la storia e la cultura. La città di Porto è un autentico collage di emozioni e rappresenta solo una delle tante destinazioni che si possono raggiungere durante una crociera: non sei curioso di scoprire altri tesori o di rimanere incantato da tanta bellezza?

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Giulia Pasetto

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