Dalla Crown Princess alla Sun Princess


L’evoluzione della tecnica navale e le tendenze dell’attuale industria crocieristica attraverso l’esempio delle classi di Princess Cruises. Una storia che parte da lontano e che attraversa i nostri giorni con imminenti consegne e nuovi progetti.

In vista della consegna all’inizio del 2024 della nuova Sun Princess, prototipo della classe “Sphere” e prima nave da crociera a propulsione duale realizzata da Fincantieri, vale la pena ripercorrere la storia del rapporto tra Princess Cruises e l’azienda triestina. Si tratta della ventesima nave passeggeri realizzata da Fincantieri per il celebre brand premium  statunitense in quasi 35 anni.

La storica partnership tra le due società ha inizio nel 1988 con l’acquisto da parte di P&O (che controllava Princess) di Sitmar Cruises. Quest’ultima aveva ordinato a Fincantieri alla fine del 1985 le prime due nuove navi da crociera della nuova generazione. P&O decise il trasferimento di tutta la flotta Sitmar a Princess incluse anche le nuove commesse; parliamo di una nave da 63.000 tsl ordinata ai Chantiers de l’Altantique e delle due navi “monfalconesi” da 70.000 tsl. Prima mossa di P&O fu la scelta (con Fincantieri) di rivisitare il progetto originale affidando al celebre architetto Renzo Piano la rimodulazione della linea esterna. Quest’ultimo si ispirò alla silhouette del delfino per modificare il progetto della nave ideato dall’Ing. Gianfranco Bertaglia.

Le due navi, costruite a Monfalcone, presero il nome di Crown Princess e Regal Princess e furono consegnate rispettivamente il 29 giugno 1990 e il 22 luglio 1991. Memorabile la festa avvenuta alla Stazione Marittima di Trieste per il completamento della prima nave che rappresentava il rientro in grande stile di Fincantieri nel mercato della costruzione di navi da crociera.

Ufficialmente però queste due navi erano state commissionate dalla società Astramar di Palermo. Quest’ultima, in realtà, era una società fittizia creata appositamente per poter ottenere i finanziamenti concessi dallo stato italiano agli armatori del Mezzogiorno. Per favorire l’attività armatoriale nell’Italia meridionale lo stato garantiva per ogni nave registrata in un distretto marittimo del Sud del paese, una sovvenzione dell’11% del costo dell’unità, a patto che il 30% dell’equipaggio fosse di nazionalità italiana e residente nel Meridione. Fu così che queste due unità lasciarono Monfalcone con la scritta “Palermo” sulla poppa; in seguito, poco dopo la consegna ufficiale, queste unità sarebbero state registrate a Monrovia per godere dei benefici fiscali delle “bandiere ombra”.

Questo iter avvenne anche per la successiva commessa Princess assegnata al cantiere di Monfalcone, parliamo della prima Sun Princess consegnata il 10 novembre 1995. Questo nuovo prototipo al momento della sua entrata in servizio era la nave passeggeri in servizio più grande al mondo con 77.441 tonnellate di stazza lorda. Questa nave divenne subito molto famosa diventando il set in quegli anni del sequel “Love Boat – The next wave”. Princess ormai puntava molto sulla popolarità che aveva avuto il telefilm “Love Boat” (andato il onda dal 1977 al 1986) per promozionare il suo marchio.

La seconda nave della classe “Sun” veniva consegnata, alla presenza dell’allora Capo del Governo Romano Prodi, a Monfalcone il 18 aprile 1997, parliamo della Dawn Princess. Anche quest’ultima nave divenne subito set televisivo in Alaska per le puntate finali di una serie di Baywatch.

Ma l’apice della popolarità del binomio Fincantieri-Princess Cruises si ebbe l’anno successivo con la consegna della Grand Princess. Quest’ultima con 108.806 tonnellate di stazza lorda batteva il record di nave più grande del mondo detenuto da due anni dalla Carnival Destiny (anche quest’ultima realizzata a Monfalcone). La sua linea era altamente innovativa e si caratterizzava dalla poppa a forma di galeone con sulla sommità uno spoiler che ospitava la discoteca. La nave venne consegnata il 20 maggio 1998 con alcune settimane di ritardo a causa di un problema alla boccole dell’asse elica che era emerso durante le prove in mare. Nonostante ciò il clamore mediatico per l’evento fu notevole grazie al fatto che pochi mesi prima era uscito nelle sale cinematografiche il colossal di James Cameron “Titanic”.

Nel 1998 venne consegnata anche la terza nave di classe “Sun”, la Sea Princess a cui seguì nel 2000 la quarta, la Ocean Princess.

Il nuovo millennio proseguì a Monfalcone con le prime due ripetute della classa “Grand”, la Golden Princess (consegnata nell’aprile del 2001) e la Star Princess (consegnata nel gennaio 2002).  Quest’ultimo avvenimento fu celebrato con la presenza in cantiere dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che assistette anche al battesimo della nave avvenuto straordinariamente alla banchina dello stabilimento isontino.

In quegli anni però P&O strinse accordi per nuove commesse anche con altri gruppi cantieristici, nell’ottica di una strategia di diversificazione delle partnership industriali. Si allentò così un po’ il rapporto con Fincantieri, mentre venivano commissionate due navi panamax da 90.000 tonnellate di stazza lorda ai Chantiers de l’Atlantique e due navi della classe “Grand” a Mitsubishi. Queste commesse ebbero però un iter realizzativo molto travagliato (soprattutto per le navi “giapponesi”), che spinse P&O a rinsaldare i legami con Fincantieri.

Nacque così Caribbean Princess, nuova nave della classe “Grand”, realizzata a Monfalcone con un intero ponte cabine in più. Questa soluzione, che permise un deciso vantaggio commerciale per l’armatore, venne ottenuta grazie alla realizzazione degli ultimi due ponti in alluminio al posto di uno in acciaio (che ha un peso specifico tre volte maggiore rispetto alla lega leggera). Questa ardita soluzione tecnologica fu un successo per Fincantieri che presentò inoltre su questa nave il primo schermo “Movies under the stars” della compagnia che oggi è diventato uno dei suoi marchi di fabbrica.

Nel frattempo il gruppo P&O venne acquistato da Carnival Corporation nell’aprile del 2003, così quando la “Caribbean” fu consegnata (19 marzo 2004) quest’ultima divenne la prima nave di Princess Cruises ad entrare in flotta dopo la nascita del nuovo gigante delle crociere.

Vista la stretta partnership tra Carnival e Fincantieri continuò la realizzazione a Monfalcone di ulteriori navi della classe “Grand”. Venne ulteriormente migliorato il progetto modificando la distribuzione dei pesi. La discoteca venne spostata dietro al fumaiolo, mentre si realizzò solo un ponte in alluminio rispetto ai due della precedente nave. Nacquero così la seconda Crown Princess (consegnata nel maggio del 2006), l’Emerald Princess (consegnata nel marzo del 2007) ed infine la Ruby Princess (consegnata nell’ottobre del 2008).

Purtroppo con la crisi economica del 2008 vennero congelate ulteriori commesse e una versione allungata della “Ruby” già opzionata venne cancellata (costruzione 6199).

I rapporti però con l’armatore non furono mai interrotti ed in attesa di tempi migliori Fincantieri iniziò a studiare un nuovo prototipo secondo le norme SOLAS (acronimo di Safety of Life at Sea) del “Safe return to port”. Dopo un acceso duello con Meyer Werft anche questa commessa venne portata a casa nel 2010 in un periodo in cui gli orini di nuove navi erano rilasciati con il contagocce. Questo nuovo ordine per due navi da 142.000 tonnellate di stazza lorda permise a Fincantieri di riprendere quota ed iniziare una scalata che dura tutt’oggi.

La prima di queste due navi, la Royal Princess, è stata consegnata il 31 maggio 2013. Si trattava di una nuova generazione di navi tecnologicamente più avanzata. Oltre ad essere la prima nave Fincantieri “Safe return to port”, questo progetto è stato un deciso passo in avanti nel campo dell’energy saving, con potenze installate inferiori rispetto alle navi precedenti e con conseguenti notevoli risparmi di combustibile per l’armatore. Inoltre “Royal” è la prima nave della flotta ad essere dotata di sette trombe sul fumaiolo che possono suonare la sigla americana di “Love Boat”. Così la sirena di queste navi si distingue in tutti i porti del mondo. Fincantieri aveva già provato questa soluzione per la sirena delle due navi Disney realizzate a Marghera nella seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso.

La seconda unità della classe “Royal”, la nuova Regal Princess, è stata invece consegnata il 15 maggio 2014 con diverse soluzioni migliorative rispetto al prototipo (ad esempio le condotte di scarico del fumaiolo leggermente più alte per evitare la ricaduta della fuliggine sui ponti passeggeri).

Nel 2015 la partnership tra Fincantieri e Princess si sposa anche nel settore refitting. Infatti l’Island Princess (realizzata dai Chantiers dell’Atlantique) giunge a Trieste all’ATSM per essere sottoposta ad un importante lavoro di aggiornamento. Vengono riallestite diverse aree pubbliche, viene aperta una fiancata per cambiare un alternatore, viene montato uno scrubber ed infine vengono aggiunte diverse cabine modificando sensibilmente la poppa della nave.

Nel luglio dello stesso anno a Monfalcone veniva impostata la terza nave della classe “Royal”. Anche questa rappresentava per Fincantieri un primato. Era la prima nave realizzata dall’azienda per il promettente mercato cinese. Quindi sono state adottate diverse soluzioni nell’area alberghiera per rendere questa nave adatta ai gusti dei crocieristi orientali. Parliamo di aree shopping più grandi, un casinò raddoppiato negli spazi, una piscina completamente coperta e tanti altri piccoli dettagli. Questa nave prenderà il nome di Majestic Princess e sarà la prima nave della flotta a presentare, in occasione del suo varo tecnico (8 febbraio 2016), il nuovo artwork sulla prua che rappresenta la “principessa” stilizzata.

Poco dopo giungerà nel bacino di Palermo la Royal Princess che verrà dipinta con la nuova livrea che piano piano verrà riproposta su tutte le navi già in esercizio della flotta.

“Majestic”, con 144.216 tonnellate di stazza lorda, al momento della sua consegna (30 marzo 2017) era la più grande nave realizzata in un cantiere italiano (record battuto qualche mese dopo da MSC Seaside).

Il resto è cronaca dei giorni nostri, con ancora tre navi di classe “Royal” consegnate: parliamo di Sky Princess (2019), Enchanted Princess (2020) e Discovery Princess (2022). Le ultime due sono state completate nonostante le difficoltà dovute alla pandemia scoppiata all’inizio del 2020 che aveva rallentato le attività dei cantieri navali di tutto il mondo. Ricordiamo che queste ultime tre navi sono dotate di mezzo ponte prodiero in più a prua che ha incrementato così il numero delle cabine disponibili.

Ora il futuro è rappresentato dalla nuova Sun Princess che con oltre 175.000 tsl sarà la più grande nave da crociera realizzata in Italia e come abbiamo già scritto la prima alimentabile anche a GNL. Sarà seguita poi nel 2025 dalla sorella che prenderà il nome di Star Princess (seguendo la tradizione della compagnia di battezzare anche con i nomi delle unità dismesse le nuove costruzioni).

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Matteo Martinuzzi

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