Scaling Sustainably: il Seatrade Europe di Amburgo


Crescere in modo sostenibile. Questo il tema fondamentale del recente Seatrade Cruise Europe, tenutosi nella splendida cornice di Amburgo dal 6 all’8 settembre 2023. Un momento cruciale di riunione e di discussione fra tutti gli operatori del settore, per indirizzare la crescita verso un processo sostenibile e attento alle risorse sia naturali che delle comunità locali.

Lo sforzo richiesto per proseguire in un percorso già intrapreso dall’industria crocieristica, quello del progresso sostenibile, coinvolge una vasta gamma di operatori del settore. In primo luogo, le compagnie di crociera, certamente, ma anche le istituzioni, le autorità portuali, i cantieri, i fornitori di servizi e tutte le persone coinvolte dal turismo delle crociere.

L’ordine del giorno del congresso è dunque partito da questo assunto fondamentale, “crescere in modo sostenibile”, affrontando una serie di tematiche che hanno fornito un’analisi attenta del presente e del futuro, sia immediato che prossimo. Quello che è emerso, fra risultati incoraggianti e battute d’arresto, è che questo percorso verso la piena sostenibilità non può essere qualcosa di rigido e completamente preorganizzato, ma come debba invece costituirsi come una linea flessibile da seguire, soggetta a continui cambiamenti e miglioramenti, fermo restando il fine comune di tutta l’industria.

Oltre 3500 partecipanti iscritti, di almeno 80 nazionalità, numerosi espositori, rappresentanti di tante compagnie di crociera, hanno reso l’evento un palcoscenico di grande rilevanza per un dibattito di questa importanza. L’evento prevedeva anche l’inclusione, sia nell’ambito della mostra che nel calendario delle conferenze, il Marine Interiors Cruise & Ferry Global Expo, che ha apportato ulteriori interessanti chiavi di lettura e punti di interconnessione fra grandi navi da crociera e realtà ben diverse come quelle dei traghetti e degli yacht.

Fra le numerose declinazioni del tema principale, in ambito di panel e conferenze, alcuni altri argomenti sui quali si sono accesi i riflettori sono stati la logistica dei porti e le loro capacità di seguire le compagnie di crociera nel loro percorso verso la sostenibilità e le zero emissioni. Lo sviluppo delle destinazioni è stato un altro tema affrontato con molti interlocutori, nel tentativo di valutare con profonda attenzione i fattori che influenzano la pianificazione degli itinerari. Conseguenza di questo, si è ribadito, è anche la fondamentale esigenza di perfezionare la sinergia fra compagnie, autorità portuali e comunità locali, per uno sviluppo congiunto delle tecnologie e per un approccio alla crescita che sia compatibile con le realtà di ogni regione. L’impiego di energie alternative è sempre sull’agenda delle compagnie di crociera, ma non può essere soltanto responsabilità degli armatori realizzare le strutture necessarie al loro utilizzo e agli approvvigionamenti necessari.

Durante uno dei panel introduttivi dedicati allo stato dell’industria, Marie-Caroline Laurent, Direttrice Generale di CLIA Europe, ha elencato alcune delle sfide legate alla legislazione esistente e di prossima promulgazione, spiegando che CLIA sta collaborando con l’Unione Europea per trovare le migliori soluzioni. Michael McCarthy, Presidente di Cruise Europe, ha affermato che sempre più porti saranno attrezzati con capacità di alimentazione a terra nei prossimi anni. Da un punto di vista della crescita generale, i numeri sono sembrati incoraggianti in diversi settori. Secondo Wybcke Meier, CEO di TUI Cruises, le crociere stanno lentamente superando altri modi di viaggiare in Europa, con prenotazioni in crescita sia per l’anno in corso che per il prossimo. Pareri confermati anche da Felix Eichhorn, President, AIDA Cruises, entusiasta per i numeri della Germania e dal CEO di Ponant, Hervé Gastinel, secondo cui la ripresa postpandemica dell’Europa sarebbe molto forte.

Una giornata è stata dedicata in modo particolare alle crociere fluviali, altro settore che in Europa ha uno dei settori di maggiore attività e presenza di operatori. Arno Reitsma, CEO e Presidente di Scylla e Presidente di IG RiverCruise; Christopher Hackney, Amministratore Delegato di Marella Cruises e TUI River Cruises; Lucas Schmitter, Direttore di CroisiEurope; e Otto Groen, CEO di Rivertech Group, hanno concordato che il 2023 si concluderà come un’annata molto positiva, con volumi che raggiungeranno, e persino supereranno, i livelli del 2019.

Nonostante un basso numero di nuove navi che entrano sul mercato nel 2022 e nel 2023, si prevede che gli ordini di nuove costruzioni riprenderanno presto. Anche il settore delle crociere fluviali intende cooperare più intensamente con le compagnie da crociera oceaniche nella ricerca e nello sviluppo di carburanti alternativi e nuove tecnologie di propulsione, come dimostrato dal memorandum d’intesa firmato tra IG River Cruise e CLIA durante la manifestazione.

Un altro tema condiviso da operatori del settore oceanico e fluviale è quello relativo al sistema di prenotazione degli accosti, laddove le aziende turistiche chiedono con largo anticipo le programmazioni degli itinerari mentre molte autorità portuali sono rapidissime nella conferma degli attracchi. La richiesta di una piattaforma che coordini gli scali nei porti era già stata espressa durante il Seatrade Europe nel 2019, soprattutto per evitare il sovraffollamento in alcuni porti di punta.

Altra nota dolente comune è quella della mancanza di sufficienti risorse umane, come lunga conseguenza del periodo pandemico. Parlando al River Cruise Day il proprietario di Tourismus-Training SF e DonauGuides, Sebastian Frankenberger, ha evidenziato la carenza di guide locali. A causa della pandemia, molti hanno lasciato il mercato per cercare un impiego in altri settori, con una perdita fino al 50% dell’offerta in alcune regioni. Poiché la formazione di nuove guide è spesso regolamentata in modo lungo e rigoroso, Frankenberger ha affermato che il periodo di tempo necessario affinché le nuove guide diventino qualificate e pronte all’azione può essere di fino a due anni.

Mancanza di servizio che a volte si trova anche durante gli scali, con località non preparate ad accogliere grandi navi in maniera magari sporadica. Il capitano Pier Paolo Scala, VP delle operazioni portuali globali di MSC Crociere, ha sottolineato l’importanza di collaborare anticipatamente con gli operatori locali delle destinazioni in anticipo per assicurarsi che siano preparati per scali di navi anche grandi. Dagli approvvigionamenti all’organizzazione dei trasporti, molto spesso alcune destinazioni, secondo Scala, sottovalutano il potere d’acquisto per i servizi e i prodotti locali portato da una grande nave che trasporta migliaia di passeggeri.

L’idea di una piattaforma che coordina gli scali nei porti ha trovato sostegno anche da parte degli operatori portuali. John Portelli, GM di Roma Cruise Terminal, ha sostenuto che una piattaforma che comprenda ad esempio i porti italiani potrebbe supportare efficacemente le compagnie da crociera. Sottolineando che la pianificazione e la comunicazione sono fondamentali per accosti senza intoppi, Portelli ha detto che Roma mirava a confermare le richieste di ormeggio in arrivo entro 48 ore per sostenere la pianificazione degli itinerari delle compagnie da crociera. Oltre alla comunicazione rapida, Portelli ha sostenuto la trasparenza, in particolare per quanto riguarda le tariffe portuali che dovrebbero essere chiare e prive di sorprese.

Ma oltre ad evidenziare i problemi e a suggerirne le soluzioni, nel modo più congiunto e collaborativo possibile, il Seatrade Europe ha evidenziato anche importanti tendenze del settore con prospettive di medio e lungo termine.

Nuove destinazioni e passeggeri più giovani nel settore fluviale è quanto emerso dal panel River Cruise Destination 101, che ha messo in evidenza la domanda di programmi innovativi e attivi, con elementi come le biciclette a bordo, l’escursionismo o il passeggio, che attirano in particolare famiglie e passeggeri più giovani. Ma, anche nel fluviale, si sta aprendo uno spazio per il settore del lusso, con nuovi operatori che vi si affacciano in modo sempre più consistente.

Infine, una pubblicità generale più positiva nei confronti delle crociere aiuterebbe sia l’approccio con le comunità locali, spesso preoccupate dall’arrivo di navi grandi e piccole, ma anche per l’ambito delle risorse umane, con un maggiore avvicinamento al settore da parte di potenziali professionisti, in tutti gli ambiti di lavoro.

Un ambito di discussione altrettanto interessante è stato quello sviluppato sul palco del Marine Interiors Ferry & Cruise Expo, che ha presentato un ricco programma di dibattiti che hanno coinvolto compagnie di crociera, operatori e fornitori di materiali e di servizi. Anche qui la sostenibilità è senz’altro uno dei principali punti all’ordine del giorno. Ma ci sono stati anche spunti interessanti come quello proposto da me alla guida del panel Designing for Luxury dove, assieme all’architetto Stefano Pastrovich, abbiamo paragonato alcuni aspetti di navi da crociera e yacht, per verificare differenze e analogie nell’ambito della progettazione degli interni, dei materiali e dei costi.

In ambito espositivo, gran parte degli stand erano dedicati alle destinazioni. Una caratteristica non nuova, che caratterizza in parte il Seatrade di Amburgo, e che dimostra la forte volontà di tante autorità portuali di affacciarsi sul palcoscenico delle crociere, o di consolidare i loro rapporti con le compagnie di crociere e con gli operatori turistici. Un segnale altrettanto importante, per un settore dove la collaborazione e la sinergia sono i punti cardine per il progresso e la crescita.

Non serve citare come il Seatrade Europe si confermi come ogni volta un ambiente ricco di spunti e di interessanti dibattiti anche al di fuori del calendario delle conferenze. Un’organizzazione impeccabile ha portato a godere di serate ricche di eventi, stimolanti e istruttive, durante le quali, sempre assieme ad una buona cena o un buon bicchiere, scambiare le proprie opinioni con amici e colleghi nuovi e di vecchia data. In attesa di ricontrarsi a Miami durante la prossima primavera, l’attenzione va già verso il 2025 per tornare nuovamente ad Amburgo che riserva sempre una incredibile accoglienza agli operatori dell’industria crocieristica.

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Gabriele Bassi

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