Janet Bava, nuova CCO di Windstar Cruises


Recentemente c’è stato un importante ingresso nell’organico di Windstar Cruises. Janet Bava ha assunto il ruolo di Chief Commercial Officer in estate mettendo a disposizione la sua lunga esperienza per lo sviluppo e l’ampliamento del marketing di un brand molto affermato e con caratteristiche uniche nel suo genere.

Abbiamo voluto intervistarla, per comprendere quali saranno i progetti di Windstar Cruises e quali novità aspettarsi dalla sua collaborazione.

Janet, di recente hai intrapreso una nuova avventura, ma in un campo in cui hai già sviluppato una significativa esperienza. Potresti parlarci del tuo background e delle tue esperienze specifiche che ti collegano al settore delle crociere?

Il mio rapporto con le crociere è nato anzitutto dalla passione. Sono cresciuta a Miami, capitale indiscussa del settore delle crociere, dove ho quindi respirato sin da bambina questo affascinante mondo fatto di navi e di viaggi. Ho fatto la mia prima crociera all’età di 15 anni con la mia famiglia, per festeggiare un compleanno. Da quel momento ho capito che avrei voluto lavorare per una compagnia di crociere ed è stato quello il mio sogno. Dopo gli studi sono riuscita ad iniziare a lavorare con Royal Caribbean, dove ho trovato un ambiente accogliente e sono stata circondata da professionisti dai quali ho imparato moltissimo. Lavoravo nel dipartimento marketing, dove già allora si utilizzavano sistemi estremamente innovativi. Successivamente sono stata invitata da Silversea Cruises a collaborare con questa prestigiosa compagnia. Si trattava di una flotta sicuramente molto diversa ma l’esperienza è stata altrettanto affascinante e ancora una volta formativa. Ho incontrato grandi professionisti che mi hanno introdotto al settore delle navi più piccole e con un target di crocieristi diverso. Sono poi arrivata ad AmaWaterways, con la posizione di Chief Marketing Officer, dove per 5 anni ho avuto la possibilità di allargare le mie competenze anche al settore fluviale.

Come sei arrivata a far parte di Windstar Cruises? Che cosa ti ha colpito dell’azienda o dell’opportunità di lavoro? Come prevedi che cambierà il tuo ruolo? Ruoli simili all’interno di organizzazioni diverse possono spesso essere molto diversi.

I fattori che mi hanno spinto ad avvicinarmi a Windstar Cruises sono almeno due. Da un lato quello professionale: sono stata felice di potermi di nuovo occupare di navi impegnate in crociere marittime. Ha significato tornare alle navi piccole ma con una flotta molto differenziata, con itinerari in tutto il mondo. Un altro aspetto molto importante è invece di tipo personale, ed è stata la possibilità di tornare a Miami. Una scelta che è andata incontro alle esigenze e al benessere della mia famiglia. In Windstar Cruises sono la Chief Commercial Officer. Mi occupo di revenue e profitability per la compagnia, con una serie di responsabilità in vari settori del marketing. Certamente è qualcosa che faccio da molti anni, ma ogni azienda ha il proprio carattere ed i propri obiettivi. Uno di questi, per il quale mi voglio impegnare fin da subito, è quello di espandere la conoscenza del brand a livello internazionale.

Windstar è una compagnia con diverse flotte che operano in tutto il mondo, offrendo itinerari vari. Ritieni che questo sia un fattore positivo, che crea un senso di complementarità, oppure commercializzare questi prodotti richiede uno sforzo maggiore?

Avere prodotti di crociera diversi nel proprio portafoglio consente di aver più carte a disposizione per farsi conoscere e dimostrare la qualità del servizio e dell’esperienza offerte da Windstar Cruises. La nostra compagnia offre principalmente due generi di navi, quelle tradizionali, che sono dei grandi ed eleganti yacht, ed i velieri. Il fascino di questi ultimi è inimitabile e rappresentano certo un prodotto particolare ed esclusivo. Tuttavia, quello che più avvicina un cliente ad una flotta è rappresentato dall’itinerario proposto. Crediamo che la gamma di itinerari in tutto il mondo, la buona programmazione degli scali e soprattutto la presenza in alcune regioni sia l’elemento chiave per attirare nuovi clienti. Per questo lavoriamo per consolidare le nostre posizioni in alcune aree e per proporre sempre novità anche su questo fronte.

Certamente avere due generi di navi può contribuire a soddisfare esigenze di tipo diverso. I velieri possono essere più adatti agli “active travellers”, che ameranno fare diving, nuotare ed affrontare escursioni più avventurose. Gli yachts potranno invece meglio accogliere ospiti che scelgono maggiore rilassatezza per visitare destinazioni esclusive che hanno scelto di approfondire grazie ai nostri itinerari sempre attenti alle novità e ai piccoli porti.

Come interpreta oggi la filosofia di Windstar Cruises? Quali sono le novità in termini di navi, servizi o itinerari?

Mi piace molto l’approccio di Windstar Cruises e quello che offriamo ai nostri ospiti, sia in fase di programmazione degli itinerari che nei servizi di bordo. Come anticipato, la presenza in alcune regioni del mondo ci vede assolutamente protagonisti. Questo è un fattore che vogliamo conservare e mantenere costantemente come un elemento che ci caratterizza come operatore esperto ed affermato con lunghi anni di esperienza. Ma anche nuovi progetti sono all’ordine del giorno, con l’apertura a nuove aree e nel consolidamento su itinerari dove ci sono anche molti altri operatori, nella convinzione che si possa trasmettere la filosofia ed il servizio di Windstar Cruises. Servizio che è fondamentale a bordo delle nostre navi, per fare davvero la differenza. L’atmosfera intima e informale che si respira su tutta la flotta è certamente uno degli aspetti più apprezzati. Assieme alla gastronomia, particolarmente curata e di altissima qualità. Ma le nostre navi offrono anche una serie di caratteristiche particolarmente apprezzate, come la marina, che offre la possibilità di fare un bagno in alto mare, o di utilizzare canoe e altri servizi legati al suo utilizzo.

Qual è il profilo attuale del tuo pubblico? Nazionalità, età e cosa apprezzano di più della tua flotta? Hai molti ospiti frequenti? Gli ospiti fedeli preferiscono un particolare tipo di nave o passano dai velieri agli yacht senza alcuna preferenza specifica?

Abbiamo un altissimo numero di repeaters. Questo ci gratifica molto e ci fa comprendere come tutto quello che offriamo a bordo delle nostre navi sia molto apprezzato. Sono ospiti che non amano viaggiare su grandi navi e che preferiscono le atmosfere intime e tranquille che la flotta Windstar Cruises sa offrire. Si tratta principalmente di statunitensi, con una piccola percentuale di canadesi e altri ospiti internazionali. L’età dei nostri clienti abituali, come di quelli del settore crocieristico in generale si sta abbassando molto, soprattutto negli ultimi tempi. Un tempo si facevano dei bei viaggi al momento della pensione, credendo che solo quello fosse il momento adatto per spostarsi dal lavoro e concedersi delle belle vacanze. Oggi si è capito che il proprio tempo va goduto anche prima, costantemente, senza perdere l’occasione di farlo subito. Ciò significa che anche quarantenni o cinquantenni intraprendo viaggi a bordo di Windstar Cruises, talvolta anche di più giorni. La pandemia, inoltre, ha sollevato un grande desiderio di stare assieme. Ospitiamo quindi spesso a bordo grandi gruppi familiari, che hanno voglia di vivere questa esperienza insieme, godendo di una crociera con tutti gli affetti più cari.

Ci sono aree geografiche o dati demografici specifici a cui ti rivolgi per espandere il tuo pubblico?

Windstar Cruises è giunta oggi a 35 anni di attività. Abbiamo quindi una lunga esperienza nel settore e conosciamo profondamente il nostro lavoro. Questo ci spinge a voler rendere il brand più conosciuto a livello internazionale e ad aprire nuovi mercati. Noi siamo molto conosciuti in alcuni particolari itinerari, come ad esempio la Polinesia, dove abbiamo una nave per tutto l’anno. Ma data la ricchezza dei nostri itinerari, vorremmo avere altrettanta visibilità in tutte le altre regioni. Mercati a cui guardiamo in modo particolare sono quello del Regno Unito, dell’Australia, ma anche dell’Italia e di alcuni paesi dell’Europa orientale. Soprattutto sui mercati emergenti, Windstar Cruises può rappresentare quel prodotto a misura d’uomo che si sta cercando in quel momento. Come una crociera fra le isole della Grecia per esempio, ma anche nel Mediterraneo e in molte altre regioni.

In conclusione, il suo ingresso nel team Windstar comporta qualche cambiamento nel marketing dell’azienda? Ci sono sviluppi imminenti all’orizzonte? Ho notato che gli itinerari 2024-2025 hanno introdotto nuovi scali e tante fantastiche crociere. Cos’altro dobbiamo aspettarci in futuro?

Un prodotto su cui stiamo lavorando e puntando molto sono delle crociere piuttosto lunghe attorno ai Caraibi. Durano circa 55 giorni e vanno incontro al desiderio di quegli ospiti che vogliono stare a lungo a bordo e godersi una vacanza che rappresenti un vero e proprio viaggio di esperienza. Ma che al tempo stesso non possono, o non vogliono, affrontare un giro del mondo di oltre tre mesi. Altra recente novità è la sostituzione della nostra nave a Tahiti, con Wind Spirit che lascia l’area dopo una lunga permanenza, sostituita dalla Star Breeze. La nostra lunga collaborazione con le autorità locali e la partnership con Air Tahiti ci permetterà di garantire una presenza sempre costante e una serie di iniziative legate anche alla ricorrenza dei 25 anni di attività della compagnia aerea. Ci stiamo impegnando affinchè Windstar Cruises divenga un brand sempre più noto anche in regioni che fino ad oggi non ci hanno visto protagonisti come altri operatori.

Conosco Janet Bava da molto tempo, e non ho dubbi che Windstar Cruises otterrà un grande valore dalla sua motivazione e dalla sua esperienza pluriennale nell’industria delle crociere. Uno sguardo alla programmazione degli itinerari dei prossimi anni, resa nota da alcune settimane dalla compagnia, dimostra tutta quella volontà di ampliamento delle zone di attività e soprattutto quell’impegno nell’offrire ai propri ospiti sempre scali nuovi e lunghe permanenze per trarre il massimo dalle proprie escursioni. Se a questo uniamo l’atmosfera di bordo, il servizio, la ristorazione e, perché no, il fascino unico della navigazione su un veliero, siamo certi che ci siano tutte le potenzialità per raggiungere gli obiettivi che Janet Bava si è prefissata alla guida commerciale del brand.

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Gabriele Bassi

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