Anthem Of The Seas: Da New York ai Caraibi


In crociera con Anthem of the Seas da New York verso i Caraibi. L’esperienza di Daniela raccontata per Cruising Journal.

New York è una città sicuramente affascinante, tolto l’impatto con la puzza nauseabonda di cibo, si vede ciò che per anni ci hanno propinato film e serie televisive.

Starbucks ad ogni incrocio fanno a gara con i semafori, sempre e comunque rossi. Girare in macchina è impossibile, fuori da ogni logica umana, molti di noi automobilisti, avrebbero abbandonato la macchina al primo semaforo per procedere a piedi.

Siamo partiti con tutto organizzato dall’esperienza e dalla competenza Royal Caribbean, tre giorni a Manhattan in un albergo scelto da loro, che ammetto hanno veramente buon gusto. Volo aereo con American Airlines in premium economy, solo mezzo gradino sotto la Business Class. Tutto perfetto, salvo un piccolo disguido all’arrivo in aeroporto a New York, (si sono dimenticati di noi, quindi abbiamo preso un taxi Newyorkese) tutto il resto è andato nel segno delle migliori aspettative.

L’albergo il Parker Hotel di New York, ha sicuramente bisogno di una ventata di modernità, ma le camere sono enormi e spaziose, il letto comodo e tutto l’intero albergo è molto confortevole ed elegante, oltre ad essere in una posizione strategica per visitare la parte della città che più ci attira.

Ci siamo macinati chilometri per vedere tutto quello che avevamo messo in agenda, a conti fatti due giorni e mezzo non sono tanti per vedere la Grande Mela.

Times Square, Central Park, Uss Intrepid, Memoriale dell’11 settembre, il toro della borsa di Manhattan, Bryden Park, Empire state Building, tour sull’Hudson per vedere il ponte di Brooklin, la statua della libertà,

Ellis Island, la Trump Tower, la 5° Avenue, Central Station. In due giorni e mezzo il mio conta passi ha segnato 65.000 passi.

Tutto questo in attesa che arrivasse il giorno dell’imbarco su Anthem of the Seas.

Ore 11 del 6 giugno 2019, il transfer dal Parker Hotel arriva puntuale a prenderci per portarci a Cape Liberty, porto di imbarco. Un’ora di macchina attraversando il Lincoln Tunnel, salutiamo New York per entrare nel New Jersey, ampie strade americane, trafficate ma nulla in confronto a quello che si vede sulla Tangenziale Ovest di Milano.

Arriviamo al porto alle 12 in punto, il check in è aperto, ci ritirano i bagagli ed entriamo nell’area accoglienza. Da casa abbiamo fatto tutti i pacchetti, tra cui il Key, che con 20 dollari al giorno a persona, offre connessione internet, imbarco prioritario, pranzo, il giorno dell’imbarco, in uno dei ristoranti tematici incluso, posti riservati agli spettacoli, sbarco comodo previsto entro le ore 10, colazione dell’ultimo giorno al ristorante. Insomma una vera chicca.

In poco meno di venti minuti siamo a bordo, giriamo un pochino per la nave, alla ricerca del Chops Grill e di un bagno.

Il pranzo è una meraviglia, seduti tranquilli ci gustiamo un filetto a cui dedicheremo odi poetiche fino all’ultimo giorno.

Abituata alla classe Oasis, questa nave mi lascia un po’ perplessa, non c’è l’ampia promenade con la macchina parcheggiata, ma una esplanade luminosa e ariosa con tanti negozi, fermare le manine che sono pronte ad acquistare tutto.

La nave è grande, certo non delle dimensioni della classe Oasis, ma non manca nulla.

Partiamo come al solito dai ponti bassi, per imparare ad orientarci.

Al ponte tre si trovano il teatro, i ristoranti inclusi nel pacchetto crociera, il Grande e il ristorante Chic, il casinò (Per i fumatori, la zona riservata è dove ci sono le slot machine) e il Music Hall, lounge di musica dal vivo e intrattenimento che si estende anche al ponte 4.

Al ponte 4 troviamo gli altri due ristoranti inclusi nel pacchetto, il Silk e l’American Icon grill, la Royal Esplanade, Sorrento’s Pizza per uno spuntino al rientro dalle escursioni, la Patisserie, per un cappuccino da starbucks, il caffè promenade, i negozi, il Bass & Brock pub irlandese che fa degli ottimi Hamburger, il Music Hall e il teatro. Gli ascensori posizionati a prua e a poppa sono in totale 12 e ci collegano facilmente a tutta la nave.

Andiamo al ponte 5 dove troviamo lo Schooner Bar, dove ogni sera c’è un trivial a cui partecipare, mi sono persa quello sulla musica anni ottanta, ma ho fatto 7 risposte esatte su 15 a quello sui Beatles, giocare è semplice, basta indovinare la canzone alle prime note, altro che Shazam….. Accanto allo Schooner c’è il Chops grill, per gustarsi la carne cucinata con tutta la sapienza americana, Izumi restaurant, per una cena a base di sushi, che a me per intenderci non fa impazzire, il Wonderland……Entriamo nel paese delle meraviglie, un viaggio attraverso piatti della tradizione rivisti e rielaborati, con il menù che appare intingendo un pennello in un po’ d’acqua. Il menù che parte dagli elementi Terra, Aria, Fuoco, Mare, ghiaccio, un viaggio insieme al cappellaio matto alla tavola della regina bianca. Un’estasi di gusto e sapori, dove anche il clima del ristorante sembra una favola, buonissimo io ne sono rimasta estasiata.

Di fronte al Wonderland abbiamo l’innovazione dei bar tender, il Bionic Bar. Ai tavolini ci sono dei tablet, passate sullo schermo la vostra cruise card, digitate il vostro anno di nascita, (negli USA, gli anni per poter bere alcolici sono dai 21 in su) e cominciate a creare i vostri cocktail, alla fine mettete tutto nel carrello e ordinate, i bracci robotici partiranno nel loro ballo che vi porterà al vostro cocktail, agiteranno e mescoleranno tutto quello che voi avete messo nel bicchiere. Oltre ai cocktail di vostra invenzione, potrete trovare anche quelli più classici, ma la cosa divertente è che le vostre creazioni non verranno buttate, ma conservate nel loro database.

Continuando fino alla poppa della nave, possiamo trovare la Art Gallery, con quadri di pittori americani che oltre che allestire una vera e propria galleria d’arte, possono anche essere acquistati, alcuni molto belli. Il lampadario con sotto un tablet per appoggiare le mani da cui rileva il vostro battito cardiaco e si illumina seguendo il ritmo del vostro cuore.

Ed eccoci nella zona elegante della nave, la Via, che si apre con al centro una meravigliosa scultura di un grammofono e divanetti per sedersi.

Quanto mi piace questa zona della nave, all’esterno c’è il ponte dove poter camminare e assaporare il mare, una piccola area fumatori, poco frequentata, quindi molto tranquilla, all’interno invece, negozi molto eleganti, Bulgari, Cartier e altri, il Vintages Bar dove gustare un ottimo vino rosso, andate su quelli della Napa Valley e non ve ne pentirete, il Jamie’s Italian, dove poter mangiare i piatti italiani, ma onestamente siamo all’estero per mangiare italiano aspettiamo di rientrare in Italia, ma se proprio siete in crisi d’astinenza, gustatevelo, ovviamente questo ristorante, come Izumi, Wonderland, Chops Grill e Jhonny Rockets, non è incluso nel pacchetto crociera, quindi è da pagare come extra.

Continuiamo verso la poppa della nave, con ampi divanetti in rattan per sedersi e rilassarsi, magari a leggere un libro o a guardare qualche volantino preso al Next Cruise, per sognare la prossima crociera.

Sulla poppa troviamo il Two70, bar e mini buffet, dove si può fare colazione, bere un cocktail guardando uno spettacolo, Spectre’s Cabaret è fantastico, eccitante e divertente, ballerini straordinari.

Adesso è tempo di andare a vedere la nostra cabina, perché poi c’è l’esercitazione.

La nostra cabina è al ponte 11 a poppa, vicino all’Adventure Ocean, zona riservata ai giovanissimi.

Forse le cabine delle navi Royal sono un po’ piccole rispetto a quelle delle compagnie europee, ma sono molto ben organizzate, l’armadio a ponte sul letto permette di archiviare tutto senza avere disordine in cabina, le valigie una volta svuotate, possono tranquillamente andare sotto il letto, il divano è ampio e comodo ed è molto pratico usarlo per fare colazione la mattina. Il mobile di fronte ha un’ampia cassettiera, il frigo bar, che troverete aperto e vuoto e potete riempirlo con tutte le bevande che preferite ordinandole dal menù, il cabinista provvederà a sistemarle.

Il balcone, con due sedie sdraio, con rispettivi poggia piedi e tavolino è l’ideale per mettersi a leggere un libro e rilassarsi ascoltando solo il rumore del mare. Il bagno è dotato di lavandino e doccia con anta in vetro.

Le nostre valigie, sono già fuori dalla porta della nostra cabina, veloci ed efficienti come al solito.

Abbiamo ancora un’ora prima che inizi l’esercitazione che si terrà al teatro, per cui giriamo un po’ per i ponti alti della nave.

Al ponte 14, il ponte delle piscine si trova tutto il meglio: Solarium per soli adulti con piccolo buffet dedicato a prua, marchio di fabbrica Royal Caribbean, Piscina coperta anche per i bambini piccoli, con vasche idromassaggio aperte anche la sera, ho visto un signore entrare dopo cena e la mattina dopo era ancora lì………Piscina all’aperto con anche il parco giochi per bambini,il North Star, con un braccio e una cabina che può contenere un massimo di 15 persone, si solleva a 300 mt di altezza con una vista a 360 gradi della nave e, se attivo anche del porto dove in quel momento è ormeggiata la nave, purtroppo nella mia settimana di crociera, non era funzionante, per cui lo abbiamo visto solo fare delle prove tecniche. Il buffet…….

Dedichiamo qualche minuto al buffet, prima di accedere si passa dai lavandini, una simpatica ragazza dello staff, vi sorriderà indicandovi di lavare le mani prima di entrare, al grido di Whashy Whashy, tutti a lavare le mani! Fatto a isole, non si fa mai fila se non per pochi secondi, ogni isola è indicata con il tipo di alimenti che propone, c’è quella vegana/vegetariana, quella Gluten free, quella della carne e dell’insalata, della pasta che devo dire è molto buona, la zona Hamburger e patatine, l’isola dei dolci, bevande al dispenser gratuite, con ghiaccio, camerieri che passano a raccogliere i piatti vuoti e a pulire o a servire altre bevande, cosa molto bella il buffet si estende anche all’esterno, quindi ci si può servire di quello che si vuole e andarsi a sedere ai tavolini esterni sulla poppa della nave che sono comunque riparati così da non mangiare al sole.

La vera chicca però è il ponte 15, a prua c’è il Vitality, centro termale, area SPA, massaggi, vi consiglio quello con le pietre calde da 50 minuti, fantastico, ho dormito tutto il tempo.

Il ponte è fatto anche come pista per correre e va da prua a poppa, molto usato la mattina e il tardo pomeriggio, perché ci sono comunque anche i lettini di chi prende il sole. A poppa però, c’è il vero divertimento. Seaplex area video giochi, ping pong, autoscontri. Gli autoscontri a bordo di una nave? Ebbene si! Su una sorta di palestra, ogni giorno troverete varie attività tra cui anche le amate autoscontri, mettetevi in fila e divertitevi. Ma non c’è solo questo, su questa stessa pista, si può giocare a basket, a calcio, a pallavolo, si può pattinare e arrampicarsi sulle reti, insomma se avete figli o se volete tornare ragazzini, non preoccupatevi, non sarete i soli. All’esterno del ponte 15 all’estrema poppa della nave, c’è la parete di arrampicata, il Flow rider, simulatore di surf, il ripcord ifly.

Eccetto che per il simulatore di surf, tutti gli altri richiedono di essere muniti di scarpe da ginnastica e calzini, per cui ricordatevene se volete provarli, sono tutti inclusi nel costo della crociera. La parete di arrampicata, il ripcord e il flowrider, sono solo da prenotare, ma se avete fatto il pacchetto Key, avete la priorità di accesso in alcuni giorni, dovete solo iscrivervi.

Il ripcord Ifly è un simulatore di volo, vi peseranno prima di farvi entrare nella saletta dove vi faranno vedere il video, in inglese, con le spiegazioni, vi daranno una tuta come quelle degli astronauti, con casco e occhiali, prima di accedere, vi chiederanno di togliere i gioielli, gli orologi e altri accessori, potete lasciare tutto negli armadietti.

Vi faranno salire su una scala e accomodare intorno ad un tubo da cui esce il getto d’aria, estremamente forte, sarete sempre insieme all’istruttore per cui ricordatevi queste tre regole, braccia leggermente piegate, dovete vedervi le mani, gambe tese, testa alta. Lasciatevi andare, non vi accadrà niente, dura un minuto e vi sentirete come gli astronauti, in assenza di gravità. Io ho passato l’attesa cantando Fly me to the moon.

Al ponte 16 a prua troverete la palestra e un altro ponte dedicato a chi vuole correre, tutto perfettamente organizzato, la palestra è davvero bella.

Adesso l’itinerario, la nave è partita da Cape Liberty verso i Caraibi, dieci giorni di magia, toccando Kingswharf, St. Marteen Phillisburg, San Juan Porto Rico, Labadee Haiti, piccolo pezzo dell’isola interamente gestito da Royal Caribbean, dove non è necessario scendere con tanti contanti, tutto fruibile come se foste ancora a bordo della nave, con quattro giorni di navigazione, abbiamo goduto di tutto quello che potevamo, sole, mare e spiagge al top, le escursioni le abbiamo prese con la compagnia, ma credo che sarà l’ultima volta, salvo quella a San Juan, relax in spiaggia in un club resort davvero unico e quella di Labadee, escursione solo per maggiorenni che sono state fantastiche, l’escursione a St. Marteen una spiaggia a quasi quaranta minuti di viaggio dalla nave e quella a KingsWahrf snorkeling sono state appena sufficienti, la prima il pullman era davvero vecchio e mal tenuto, la seconda la barca e lo staff dell’escursione erano quasi al limite delle norme di sicurezza in mare, segnalate alla compagnia, che credo prenderà provvedimenti.

Spettacoli: gli spettacoli su Royal sono qualcosa di unico, non dovete perderverli per nulla al mondo, sono tutti in inglese, ma sono bellissimi, mediamente durano poco più di un’ora e sono tutti in stile Brodway. Il primo è The gift, che è talmente bello da commuovere, We Will Rock you, fatto sulle musiche dei queen, con attori, cantanti e ballerini straordinari, Spectre’s Cabaret al Two70 un viaggio virtuale nella musica e nella tecnologia tridimensionale.

https://www.royalcaribbean.com/
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Daniela Grigetti

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